Era uno dei simboli di Palese. Con la sua struttura maestosa, di colore rossastro: il cinema Impero, appartenuto alla famiglia Martino, fu costruito negli anni Quaranta. Chiuso più di 20 anni fa è rimasto un immobile abbandonato e in pieno stato di degrado.
rn
Fino a quando le ruspe lo hanno buttato giù e sono partiti i lavori per realizzare una nuova palazzina di appartamenti. I residenti non hanno accolto negativamente il cantiere. “Era lì da troppo tempo abbandonato – raccontano – anche se eravamo affezionati ed era uno dei simboli del quartiere, non si poteva continuare a convivere con quel rudere”. “Ci andavamo da quando eravamo piccoli – racconta un altro residente – lì ho visto i primi film al cinema. Peccato”.
rn
Ecco i lavori in corso e il progetto del nuovo palazzo
rn[foogallery id=”43014″]rn
Gli altri cinema chiusi
rn
Sono sedici i piccoli cinema che hanno dovuto chiudere. A Santo Spirito c’era il Rizzi, in via Napoli: fu costruito negli anni Quaranta. Durò ben quarant’anni, fin quando i proprietari non decisero di abbassare definitivamente le saracinesche. A Carbonara sorgeva lo storico Carella che ha resistito dagli anni Venti fino ai primi del Duemila.
rn
Il Libertà era uno dei quartieri più ricchi di cinema. C’era il Jolly che sorgeva in un cortile di via Sagarriga Visconti, l’arena Giardino oggi trasformata in un parcheggio nell’ex Manifattura, il cinema Redentore, che sorgeva alle spalle dell’omonima chiesa: aperto negli anni 50, durò fino agli anni Ottanta. Ed ancora il Supercinema, tra via Bovio e via Ravanas che durò poco meno di dieci anni. Al San Paolo c’era poi il Fantarca, nato da un preesistente cinema a luci rosse il Vittoria: è resistito fino al Duemila.
rn
Anche il Murattiano e il quartiere Madonnella hanno subito decine di chiusure. L’Oriente di corso Cavour è stato trasformato in una sala bingo e poi è entrato a fare parte della struttura dell’omonimo hotel. Il Margherita, sia teatro che sala cinematografica, chiuso nel 1979, il Kursaal messo all’asta e diventato di proprietà della Regione, con l’obiettivo di realizzarci una “Casa delle musiche”. Ma per il momento i buoni propositi sono rimasti sulla carta. Il Nuovo Palazzo di corso Sonnino ha chiuso l’attività cinematografica ed è rimasto solo teatro.
rn
Al di là dei binari sorgevano i cinema Odeon di via Re David, Orfeo di via Lattanzio (trasformato per un certo periodo anche in una sala bingo, poi chiusa) e l’Ambasciatori di via Toma: quest’ultimo ha resistito fino al 2013.
rn
L’ultima chiusura, molto sofferta nel quartiere tanto da fare nascere un comitato di protesta, è stata quella dell’Armenise di via Giulio Petroni. Di recente il cinema è stato buttato giù per costruire una palazzina con appartamenti e locali commerciali.
rn
Gli unici che riescono ancora a resistere sono l’Abc, il Piccolo, l’Esedra e lo Splendor, riuniti nel circuito d’autore.