Ancora qualche giorno e i debiti che affossano Ferrovie Sud Est verranno “cancellati” da Ferrovie dello Stato italiane. Entro il 10 settembre, quindi entro sabato prossimo, Fsi deve, come previsto dal decreto del ministro Graziano Delrio, inoltrare i documenti della procedura di acquisizione di Fse all’Autorità di vigilanza e dovrà, quindi, impegnarsi a rimuovere lo squilibrio patrimoniale, circa 270 milioni di euro di passivo.
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Oggi ne ha parlato in Consiglio regionale anche l’assessore regionale Giovanni Giannini. “Le Ferrovie del Sud Est – ha detto – la più importante ferrovia concessa d’Italia, di proprietà dello Stato, con debiti per centinaia di milioni, ed un patrimonio netto negativo di 200 milioni di euro, è stata la criticità più rilevante che abbiamo dovuto affrontare in questi anni. Agli inizi di agosto il ministro Delrio ha emanato il decreto per il trasferimento delle azioni di Fse a Fs e tale trasferimento è stato anche oggetto di delibera da parte dell’assemblea della società. Il trasferimento della titolarità dell’intera partecipazione di Fse potrà realmente avvenire a condizione che il giudice fallimentare rigetti l’istanza di fallimento avanzata dalla Procura di Bari. Ed è anche necessario che le Ferrovie dello Stato entro il 10 settembre presenti la comunicazione di operazione di concentrazione, con l’impegno a rimuovere lo squilibrio patrimoniale della società”.
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Giannini ha sottolineato il “senso di responsabilità” avuto dalla Regione Puglia, che ha sempre pensato, “prima di tutto, alla salvaguardia del servizio pubblico erogato, fruito da 17 milioni di viaggiatori annui, ed alla tutela dei 1300 lavoratori impiegati. La Regione comunque ha sempre contestato ad Fse l’adempimento degli obblighi del contratto di servizio, evidenziando che alcuni episodi potevano generare anche gli estremi della rescissione contrattuale. Eventualità che abbiamo sempre ritenuto la soluzione meno idonea al mantenimento degli obblighi di servizio pubblico”.