Si terrà giovedì 8 e venerdì 9 settembre, nella sala convegni dell’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (BA), il convegno nazionale dal titolo ‘La riproduzione umana: un cantiere in movimento“. L’evento, che vede come responsabile scientifico il prof. Maurizio Guido, direttore della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia all’Ospedale Mulli, vede presente il gotha della ginecologia italiana, relatori di altissimo profilo che arrivano da strutture blasonate di città come Milano, Bologna, Torino, Catania, Cosenza, Roma, Palermo, Genova, Aviano, Pordenone, Napoli, Acquaviva delle Fonti e Bari.
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Il convegno si collega al Fertility Day indetto dal Ministero della Salute – che si celebrerà il 22 di settembre – poiché ha l’intento di sensibilizzare operatori ed opinione pubblica su delicati argomenti quali la drastica riduzione dell’indice di natalità, l’aumento significativo dell’età media delle donne che partoriscono il loro primo figlio nel nostro paese ed il continuo dibattito inerente alle tecniche di riproduzione assistita. Tutte tematiche che hanno assunto un ruolo sempre più cruciale nel mondo contemporaneo, dunque non solo di interesse scientifico ma anche politico e socio-culturale.
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Pensare alla Riproduzione Umana come un grande Cantiere in Movimento ed in perenne Evoluzione nasce dall’immaginare tante figure professionali, anche molte distanti tra loro, tutte impegnate a raggiungere il medesimo obiettivo. Dopo tanti anni dedicati agli approfondimenti scientifici inerenti alla riproduzione umana, è nata l’idea di coinvolgere un gruppo di esperti ed amici nella gestione di questa “fantasia”. Verranno analizzate, quindi, l’impronta antropologica e sociologica di questo progetto, l’impegno del medico della riproduzione quale figura centrale per il regolare sviluppo dell’opera, le necessarie priorità delle figure professionali che operano all’interno del cantiere ed infine i principali punti critici.
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Uno spazio importante sarà inoltre dedicato alle nuove potenzialità riproduttive che la ricerca scientifica garantisce alle pazienti affette da patologie capaci di alterare il loro potenziale riproduttivo.
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