Una spesa da recuperare di oltre 50 milioni di euro tra acquisizione di beni e servizi senza un obbligatorio regolamento comunale, consulenze affidate all’esterno, mancata riserva di posti per dipendenti pubblici di altri enti in occasione dei concorsi. Oltre a irregolarità sul fondo accessorio e sulla contrattazione decentrata. E’ bufera sulla gestione del personale del Comune di Bari dopo l’ispezione degli ispettori del Ministero delle finanze. E a difendersi è proprio il sindaco Antonio Decaro. secondo il quale è stata violata l’autonomia degli enti locali.rnrnLa relazione degli ispettori riguarda la gestione del Comune nel periodo 2010-2015. Ma il primo cittadino non scarica le responsabilità sul suo predecessore, l’attuale presidente della Regione Michele Emiliano. Il tema, per il sindaco è che gli ispettori “hanno debordato in ambiti che non sono di loro competenza», lasciando emergere “pregiudizi sul Comune di Bari”.rnrnSecondo Decaro la costituzione del fondo dipende – infatti – dalla norma che nel 1999 ha affidato agli enti locali la contrattazione decentrata. Il metodo di calcolo del fondo, che secondo gli ispettori sarebbe sbagliato, è stato poi modificato nel 2014: “Abbiamo cambiato il metodo – ha detto Decaro – e questo problema è stato parzialmente risolto. Il 13 aprile 2015, già prima che fosse avviata l’ispezione (a settembre 2015) abbiamo scritto all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale per le pubbliche amministrazioni) che ci ha dato la possibilità di attivare un tavolo sul tema”.rnrnL’opposizionernrn”Credo che avendo ricevuto le carte il 9 agosto – tuona la consigliera Irma Melini (gruppo misto) – il sindaco avrebbe dovuto fornire maggiori informazioni”. “Non basta – prosegue la Melini – attaccare il Ministero. Noi stiamo approfondendo le 185 pagine che riguardano la vicenda. Premesso che non abbiamo ancora ricevuto gli allegati: ennesima scorrettezza da parte del Primo cittadino”.rnrnSecondo la consigliera, “la situazione del Comune resta delicata. Cinquantamilioni di euro sono una cifra importante che inciderà sul bilancio di questa amministrazione. Se ci sono degli atti irregolari, Decaro dovrà darne spiegazione: non bisogna banalizzare e non basta dire che questa vicenda riguarda la sua amministrazione solo per un anno e mezzo”.rnrn”Lui – prosegue – è nei fatti in netta continuità con l’amministrazione precedente”. In ultimo la Melini commentando le dichiarazioni di Decaro in merito alla massima trasparenza della posizione del suo staff, sottolinea: “Sul portale del Comune prendere le informazioni di cui parla il sindaco, è un’operazione praticamente impossibile”.
Decaro contro il Ministero. Melini: “Vicenda grave, il sindaco banalizza”
Pubblicato da: Rosanna Volpe | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:40
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