Ancora alga tossica sul litorale pugliese. E se nelle prime due settimane di agosto l’emergenza era in parte rientrata, rilevandone la presenza in cinque località (Molfetta, Giovinazzo, Santo Spirito, Cozze e Porto Badisco), per le ultime due settimane di agosto la tossina è ricomparsa anche a sud di Bari. Secondo l’ultimo rapporto dell’Arpa l’alga è stata riscontrata a Molfetta, Giovinazzo, Santo Spirito, San Giorgio, Cozze, Monopoli, La Forcatella, Torre Canne e Porto Badisco.
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Nei casi di Monopoli e La Forcatella l’alga è presente sui fondali e non nelle rilevazioni “in colonna”, quelle in sostanza più problematiche perchè raggiungono più facilmente la superficie.
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I consigli dell’Arpa
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L’alga tossica, scientificamente chiamata Ostreopsis Ovata, è arrivata sulle coste pugliesi nel 2000 e prolifera in ambienti caldi e con mare calmo. Contiene una tossina che provoca danni alla fauna marina (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi) e fastidi ai bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, febbre, bronchiti, congiuntiviti).
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L’ Arpa, a cominciare da giugno e fino a settembre, effettua un monitoraggio su tutta la costa pugliese.
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In caso di certificata fioritura, l’agenzia per la protezione ambientale consiglia di non stazionare lungo le coste rocciose durante le mareggiate (l’alga, in superficie, va a finire sulle rocce e libera quindi nell’aria le tossine). Inoltre bisogna evitare, nelle zone colpite, il consumo di frutti di mare crudi, soprattutto dei ricci. Mangiarli può comportare anche conseguenze gastrointestinali.
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Dall’inizio dell’estate decine sono state le persone colpite dalla tossina, che hanno lamentato disturbi di vario genere, a cominciare dalla febbre alta concentrata in al massimo due giorni.