GIOVEDì, 21 NOVEMBRE 2024
77,414 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,414 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Inchiesta sui “treni d’oro” Fse, il Riesame: “Non c’è prova della truffa”

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:40
Atr Delle Ferrovie Del Sud Est A Nardo'

Non c’è prova che con l’acquisto di 27 treni da parte di Ferrovie Sud Est sia stata commessa, fra il 2006 e il 2012, una truffa ai danni della Regione Puglia. Ne è convinto il Tribunale del Riesame di Bari che lo scorso 29 luglio – con motivazioni depositate ieri – ha disposto il dissequestro di beni per 12 milioni di euro eseguito dalla guardia di finanza su disposizione della magistratura barese nei confronti dell’ex amministratore unico Luigi Fiorillo, del responsabile tecnico di Fse Nicola Alfonso e del procuratore speciale della società polacca Varsa.

rn

L’inchiesta

rn

Il sequestro era stato disposto nell’ambito della vicenda processuale (attualmente in udienza preliminare con prossima udienza fissata il 25 ottobre) sull’acquisto di 27 treni interamente finanziati dalla Regione per 93 milioni di euro, pagati secondo l’accusa 12 milioni di euro in più del loro valore di mercato, pari cioè alle provvigioni corrisposte da Pesa, la società che ha venduto i treni, a Varsa, società di intermediazione, fornitrice dei servizi di Pesa in Italia.

rn

Le motivazioni del Riesame

rn

“Emerge senza dubbio che il prezzo unitario dei treni corrisponde sostanzialmente a quello stabilito nel bando di gara andata deserta, infatti la differenza tra il prezzo indicato nel bando e quello proposto da Pesa ed accettato da Fse è risultato di soli 66.904 euro”. E ancora: “Non è contestato – scrivono i giudici – che il prezzo per ciascun treno sia stato sproporzionato rispetto all’effettivo valore dello stesso, sebbene contraddittoriamente si assuma che tale prezzo sarebbe stato gonfiato rispetto al valore reale del bene perché comprensivo delle provvigioni taciute all’ente pubblico e non finanziabili”. Tuttavia,  si legge ancora nel dispositivo, “la pubblica accusa non ha fornito alcun elemento dal quale desumere quale fosse il valore reale del bene che si assume essere diverso da quello formalmente stabilito”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Malattie e fornelli a gas, dati...

 Ogni anno, il gas utilizzato nei nostri fornelli è responsabile di...
- 21 Novembre 2024

Il cliente scivola sulla soglia? A...

Quando il cliente scivola rovinosamente sulla soglia di marmo, riportando gravi...
- 21 Novembre 2024

Giornata alberi: sempre più boschi in...

La superficie nazionale coperta da boschi è salita al valore record...
- 21 Novembre 2024

Ancora paura nel Salento: continuano gli...

Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo...
- 21 Novembre 2024