Parchi giochi costruiti su aree incolte, spazi aperti e corti residenziali riqualificati, un nuovo piano della mobilità. Ma anche servizi di trasporto pubblico migliorati, maggiore sicurezza per i residenti, alloggi sociali. La nuova organizzazione urbana del quartiere San Paolo passerà attraverso questi interventi.
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Il Comune di Bari ha, infatti, siglato questa mattina un protocollo d’intesa con Arca Puglia centrale, l’ente edilizio pubblico, per la creazione del programma integrato di rigenerazione urbana, che comprenderà lavori su uno spazio di 15 ettari nel quartiere San Paolo, per il quale saranno destinati oltre 73 milioni di euro. Arca Puglia inoltre, per non pesare eccessivamente sulle casse comunali, ha candidato gli interventi al bando “Periferie 2016”, che permetterebbe di sfruttare fondi del Governo per la realizzazione delle opere.
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In particolare, il programma mira a fronteggiare l’emergenza abitativa nell’area, attraverso la realizzazione di alloggi sociali – a locazione convenzionata – per giovani coppie, anziani, cittadini diversamente abili e sfrattati e di 56 abitazioni destinate al social housing. Non solo edilizia residenziale, però. Il piano prevede la realizzazione in via Candura di uno spazio verde attrezzato e circondato da attività commerciali e servizi, come un mercato e un’area dedicata ai più piccoli, fornita di giostre e di giardini. In via Sicilia, invece,verrà realizzata una grande area verde con attrezzature sportive e una nuova piazza.
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“Stiamo intervenendo – commenta l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco – con una serie di azioni di rigenerazione urbana in un grande quartiere pubblico della città, che rappresenta in modo emblematico i problemi delle periferie contemporanee Il San Paolo racconta un pezzo importante della storia urbanistica e sociale di Bari, è una vera e propria ‘città nella città’. Una città che merita attenzione e interventi di qualità, in grado di ricucire spazi aperti e servizi, di innalzare la qualità degli spazi urbani, ridurne la pericolosità per i pedoni e, in una frase, di restituire lo spazio pubblico alle persone”.