Missione negli Stati Uniti per il Politecnico di Bari, tra i grandi nomi delle scuole internazionali di design. Dall’1 al 18 settembre un team dell’Ateneo sarà al “Textile Talent” di New York, mostra dei talenti del settore tessile organizzata nell’ambito del New York Textile Month, manifestazione-evento che coinvolge autorevoli università e istituti specialistici, musei, associazioni americane ed europee e aziende multinazionali.
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Unica università italiana a partecipare al Textile Talent, il Politecnico è stato ammesso all’esposizione insieme con sette scuole di design selezionate in tutto il mondo, due europee e cinque statunitensi. I lavori in mostra riguardano le superfici tessili e saranno l’occasione per confrontarsi, scambiare informazioni e prendere contatti internazionali con ricercatori, tecnici, imprenditori del settore. Saranno esposti prototipi che utilizzano i materiali del nostro territorio, come la lana della pecora gentile di Puglia, secondo le tecniche tradizionali di lavorazione combinate con tecnologie innovative.
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Il New York Textile Month è un’iniziativa dell’olandese Lidewij Edelkoort, esperta di previsioni dei trend mondiali, considerata un guru nell’ambito dell’arte, del fashion, del design e dell’economia sociale.
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Il Politecnico di Bari presenterà una selezione di tesi di laurea sulle superfici tessili, un’attività di ricerca che da alcuni anni si svolge nel corso di laurea in Disegno industriale, del dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’architettura. Il tema della ricerca è il rivestimento delle superfici da interni, su cui si sono formate le due studiose di riferimento, la professoressa Rossana Carullo e l’architetto Rosa Pagliarulo, nell’ambito dell’Architettura degli Interni. I prototipi in esposizione a New York utilizzano materiali locali, come la lana della pecora gentile di Puglia, secondo le tecniche tradizionali del tessere, piegare ed infeltrire: un tributo al territorio in un mix di tradizione e innovazione. “E’ un’iniziativa in linea con le politiche di internazionalizzazio-ne del nostro Politecnico – commenta il rettore, Eugenio Di Sciascio – convinti come siamo che la grande partita del futuro professionale e lavorativo dei nostri giovani si giochi sempre più a livello globale, forti però di una preparazione che sa fare la differenza, nel mettere a frutto le nostre voca-zioni e le migliori risorse territoriali”.