I “nastrini rossi”, i docenti pugliesi neoassunti nelle graduatorie ad esaurimento di fase C, tornano a protestare venerdì 26 agosto alle 10.30 con un sit in davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale. Al centro della manifestazione ci sono i trasferimenti imposti dalla legge sulla “Buona scuola”, che obbligherà buona parte degli insegnanti sul territorio a lasciare la Puglia per poter lavorare.
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Anche i docenti campani e siciliani saranno venerdì in protesta, rispettivamente davanti alle sedi dell’Ufficio scolastico regionale di Napoli e Palermo. “La manifestazione – spiegano i rappresentanti dei “nastrini rossi” – ha lo scopo di continuare a tenere alta l’attenzione sui docenti pugliesi, che già il primo settembre saranno costretti a lasciare, dopo tantissimi anni di precariato, la propria terra, i propri affetti e le proprie scuole pugliesi”.rnColpiti dall’esodo forzoso sono quasi tremila insegnanti, obbligati ad affrontare spese aggiuntive dalla nuova legge. “Docenti – specificano – per la gran parte donne e con un’età media di 45 anni, che per i prossimi tre anni dovranno fare i conti con affitti, utenze, viaggi e lo stipendio di soli 1300 euro”. Intanto prosegue anche il lavoro dell’Ufficio scolastico regionale pugliese per cercare di ridurre il più possibile il numero di insegnanti che dovranno lasciare la Puglia il primo settembre.