Car2go, la società che gestisce il car sharing in diverse città italiane, ha deciso che chi noleggia uno dei 1.900 veicoli a disposizione a Milano, Torino, Firenze e Roma non può andare in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia. Cinque regioni, tutte del Sud.
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Una decisione che ha mandato su tutte le furie il sindaco Antonio Decaro. “Apprendo con stupore della scelta di Car2go di escludere le regioni meridionali dall’area di spostamento degli utenti del car sharing di Milano, Torino, Firenze e Roma – dichiara Decaro -. Una linea che appare del tutto ingiustificata, se non addirittura discriminatoria, priva com’è di qualsiasi motivazione sensata. Se il timore è legato al rischio furti, credo che i dati delle grandi città si equivalgano, se invece la causa sta nel permanere di pregiudizi sul Mezzogiorno d’Italia, invito i vertici della società a ripensarci, magari procurandosi i dati sulla crescita del turismo in Puglia e nella città di Bari”.
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Decaro aggiunge che “da qui forse si capisce la mancata adesione di Car2go al bando per manifestazione di interesse per la gestione del car sharing nella città di Bari. Un servizio, poi attivato dall’Aci Global, che sta funzionando bene, come dimostra la recente richiesta dei gestori, sollecitati dagli stessi utenti di GirAci, di estenderne l’area operativa”.
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A distanza di sei mesi dall’avvio del car sharing a Bari non si sono registrati furti o atti di vandalismo.
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“Dunque – continua – le città del Sud non sono solo luoghi pericolosi, popolati da ladri e malviventi, ma città vitali, capaci di innovare e crescere, offrendo servizi e opportunità a quanti scelgono di conoscerne le bellezze e le contraddizioni. C’è un Sud diverso dagli stereotipi negativi, in cui è possibile investire e fare impresa contribuendo alla crescita complessiva del Paese. Sono sicuro che i vertici di Car2go, di proprietà della Mercedes, ne converranno, e quando lo faranno troveranno negli amministratori del Sud interlocutori sensibili e interessati ad avviare iniziative imprenditoriali nell’interesse della collettività”. E conclude: “D’altronde, a nessuno di noi verrebbe mai in mente di invitare i cittadini a non acquistare Mercedes o le Smartfortwo. Sarebbe semplicemente una follia. Per questo invito i responsabili di Car2go a venire a conoscere le nostre città e le nostre regioni: saremo disponibili a far loro da ciceroni ed eventualmente ad accettare le loro scuse”.
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