[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_row_inner][vc_column_inner][vc_column_text][youtube]https://www.youtube.com/watch?v=LY4I0TXv8aA[/youtube][/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner][vc_column_text]rn
Una giovane e graziosa neodisoccupata inglese – Louisa (Emilia Clarke) – viene assunta da una famiglia ricchissima per prendersi cura dell’altrettanto giovane e grazioso figlio unico – Will (Sam Claflin) – vittima di un tragico incidente che l’ha reso irrimediabilmente paraplegico e del tutto autoinsufficiente.
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Io prima di te, esordio sul grande schermo della regista Thea Sharrock – autrice di alcune importanti messe in scena del Globe e del Comedy Theatre di Londra – è il racconto malinconico di un amore nato nonostante tutto: le differenze sociali e culturali, la malattia e la morte stessa.
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Emilia Clarke smette (momentaneamente) i panni della terribile Daenerys Targaryen per quelli colorati e decisamente pacchiani di Louisa “Lou” Clark – ventiseienne britannica che più britannica di così, si muore. Calcando un po’ la mano sul cliché del brutto anatroccolo, l’attrice si diverte nel ruolo di Lou, rendendola particolarmente goffa, avvolta in tessuti e colori penalizzanti e fiorendo gradualmente nel corso del film per assomigliare sempre più al tipo di donna all’altezza dell’amore dell’affascinante e cupo Will Traynor.
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Come in molte love story, gli opposti si attraggono e vecchie coppie si sfasciano per far posto alla dirompenza del colpo di fulmine. In questo caso Lou molla l’insopportabile fidanzato Patrick – Matthew Lewis, che altri non è che il Neville Paciock della saga di Harry Potter dopo una pubertà piuttosto fortunata.
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rnIl contrasto tra le storie e gli stili di vita dei due giovani innamorati e il lento costruirsi del loro amore attraverso sguardi, dolci battibecchi e il tanto sospirato primo bacio sono elementi arcinoti e collaudati in questo genere di film che, ancora una volta, funzionano alla grande.
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Probabilmente né il romanzo dal quale è tratto – firmato da Jojo Moyes, che ha curato anche la sceneggiatura – né il film brillano per originalità e non ci sono motivi per definirlo al di sopra della media, eppure c’è, nell’uso degli archetipi sentimentali di bellezza, bontà e disperazione tutto il necessario per ottenere un film di successo. La variazione sul tema messa in piedi dalla Sharrock, insieme ai due protagonisti e al resto del cast, sfiora le corde più profonde dello spettatore e riesce a stimolare una profonda commozione.
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rnLa Clarke è una protagonista deliziosa e – come ha dichiarato più volte nelle interviste più recenti – è perfettamente a suo agio in un ruolo tanto diverso da quello della Madre dei Draghi di Game of Thrones che l’ha resa famosa. Il suo sorriso aperto e i suoi occhi grandi sembrerebbero, anzi, suggerirci tutto il potenziale della Clarke come reginetta di commedie romantiche. Il fisico imperfetto dell’attrice, morbido e non particolarmente slanciato contribuisce alla simpatia che Lou è in grado di suscitare nel pubblico, trascinando – per empatia e immedesimazione – le spettatrici dall’ordinario allo straordinario, da una vita di lavoretti per tirare avanti con un fidanzato distratto e noioso a un futuro smagliante e sofisticato con una straordinaria e travolgente storia d’amore.
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Un po’ come la Bridget Jones di Renée Zellweger, la burrosa Lou strizza l’occhio alle ragazze irrisolte e insoddisfatte e mostra loro la strada che porta a una sorta di eroismo romantico, in cui l’amore nobilita e salva da un’esistenza di provincia e un sorriso è una soluzione per (quasi) ogni problema. Nella semplice ricetta di lacrime e buoni sentimenti, si distingue l’accenno a un tema scomodo, al centro di un dibattito non ancora del tutto sciolto: l’eutanasia. La problematicità della questione scuote solamente qualche scena del film, presentando anche il divario tra libero arbitrio e morale religiosa. Ciò che potrebbe appesantire, tuttavia, viene dribblato con leggerezza, con la concentrazione necessaria a non perdere di vista la natura romantica del film: senza alcuna voglia di suscitare polemiche, la storia si ripiega immediatamente sulla tragedia personale dei protagonisti e evita accuratamente di esprimere giudizi sul tema.
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Io prima di te è esattamente il film che ci si aspetta di vedere, quando si è alla ricerca di una storia romantica e struggente, capace di far sentire lo spettatore leggero nonostante le (tante) lacrime versate durante la visione.
rn[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_column][vc_column width=”1/3″ css=”.vc_custom_1455801643597{background-color: #e2e2e2 !important;}”][vc_column_text][vc_single_image source=”featured_image” img_size=”320×500″ alignment=”center”][vc_column_text][table sort=”desc”]rnTitolo,Io prima di ternRegia,Thea SharrockrnSceneggiatura,Jojo MoyesrnCast,Emilia Clarke, Sam Claflin, Janet McTeerrnGenere,Drammatico, RomanticornDurata,110 minutirnData di Uscita,1 settembre 2016rn[/table][/vc_column_text][td_block_21 custom_title=”ULTIME RECENSIONI” header_text_color=”#000000″ header_color=”#e2e2e2″ category_id=”203″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row]