Lo Stato anche quest’anno ha previsto un contributo per il pagamento dell’affitto agli inquilini che a causa di problemi gravi e indipendenti dalla loro volontà, risultino morosi con il pagamento delle pigioni.
rn
Il Fondo morosità incolpevole –istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti- è il garante di tale contributo, ma è necessario precisare che l’accesso al contributo sull’affitto è regolamentato dai singoli bandi redatti a cura del Comune di appartenenza. E’ necessario, quindi, che i requisiti di ammissione vengano verificati consultando i relativi testi, ma a titolo informativo, generalmente essi prevedono:
rnrn
- rn
- ISEE del richiedente non superiore a 26mila euro oppure ISE non superiore a 35mila euro
- Licenziamento o riduzione dell’orario di lavoro,
- Cassa integrazione;
- Mancato rinnovo del contratto a tempo determinato;
- Nessun componente del nucleo familiare deve avere la proprietà, usufrutto, uso o abitazione di un immobile fruibile nella stessa provincia
- Eventi gravi come ad esempio la perdita d’occupazione da parte del capofamiglia, la cessazione di un’attività, una malattia o un infortunio che non consentano la contribuzione economica alle spese familiari da parte del capofamiglia.
- Aver registrato regolarmente il contratto di affitto ed essere residente nell’immobile da almeno un anno.
- Avere cittadinanza italiana o UE, se extracomunitaria occorre essere in possesso del permesso di soggiorno CE;
- Criterio preferenziale a parità di requisiti e in vista dell’esaurimento risorse: la presenza nel nucleo familiare di un minore, over 70 o di un invalido almeno al 74%, familiare in carico ai servizi sociali o alle ASL.
- Priorità: per gli inquilini con sfratto esecutivo per morosità che stipulano un nuovo contratto di affitto a canone concordato.
- Un’istanza di sfratto emessa dal proprietario dell’immobile nei confronti del richiedente.
rn
rn
rn
rn
rn
rn
rn
rn
rn
rn
rn
rn
Il governo Renzi per il quinquennio 2016-2020 ha fornito nuove energie al fondo, stanziando 190 milioni di euro con la specifica che l’importo massimo erogabile per ogni contributo, non potrà superare gli 8.000 euro.
rn
Tale somma quindi, dovrà essere utilizzata per sanare la posizione debitoria nei confronti del locatario che così potrà scegliere se rinunciare al provvedimento di sfratto e continuare la locazione oppure proseguire nel provvedimento, a patto che conceda una proroga all’inquilino a fronte della copertura delle morosità pregresse ricevuta dal fondo.
rn
Per accedere al contributo, occorre prendere visione del bando (disponibile presso il Comune di residenza), e recarsi presso gli sportelli preposti ove verrà verificata la sussistenza dei requisiti necessari all’ammissione alla erogazione della somma necessaria.