Era il 15 maggio del 2014. L’amministrazione comunale avviò i lavori per la realizzazione di un centro sociale a San Girolamo, un punto di aggregazione e di incontro per giovani e anziani, il primo del quartiere. Prevista una spesa di 638mila euro (fondi europei): l’edificio doveva essere realizzato lì dove anni prima sorgeva la vecchia scuola Duse, poi demolita.
Ma i lavori non sono mai cominciati. O meglio. Sono partiti e si sono fermati perché, in seguito ad una denuncia dei residenti e all’intervento anche dei carabinieri del Noe, è stata riscontrata la presenza di amianto nei resti seppelliti della vecchia scuola.
Quando le ruspe sono tornate appunto per realizzare il centro sociale, hanno trovato guaine e pezzi di amianto. Fatte le analisi e scoperto il pericoloso materiale, si è fermato tutto. Il Comune ha quindi effettuato un primo intervento di bonifica, ma per completare il tutto servono altri fondi e ulteriori via libera e controlli da parte dell’Arpa.
Il paradosso è che l’area inquinata che al momento versa in un completo stato di abbandono, chiusa dietro recinzioni arrugginite e in alcuni punti a pezzi, con all’interno cumuli di rifiuti, si trova a ridosso del nuovo asilo nido che aprirà ad ottobre.
“Vogliamo avere certezze e risposte sulle reali condizioni di quel terreno – spiegano i residenti – sono anni che c’è quel cartello dove sono indicati tutti i responsabili dei lavori, l’ammontare del cantiere, i tempi di consegna: dal 15 maggio dovevano passare 340 giorni. Da allora di anni ne sono passati più di due e noi siamo qui ancora ad aspettare. Senza dimenticare, oltre al problema amianto, anche la presenza di topi che fuoriescono tranquillamente da quel suolo ormai abbandonato”.
Le immagini del degrado
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rnrn