Sono tornati a protestare i docenti pugliesi, neoassunti dalle graduatorie provinciali e che saranno costretti a trasferirsi al centro e al nord Italia. Questo pomeriggio, durante un sit in davanti alla sede del Consiglio regionale, hanno incontrato il presidente della Regione Michele Emiliano. “La Buona scuola – spiegano i professori – mortifica non solo la nostra professione, ma il Sud e la Puglia in particolare. Il disastro, da sempre da noi annunciato, è in corso. Ben 1099 docenti di scuola primaria e del’infanzia sono stati assegnati ad ambiti territoriali del centro nord Italia”.rnrnIl simbolo della loro protesta è il nastrino rosso, legato al polso. “Noi continueremo la nostra battaglia – e sosteniamo la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale pugliese ideata e promossa dal presidente della VI commissione regionale Alfonso Pisicchio che mercoledì prossimo sarà discussa in IX commissione a Roma dall’assessore all’istruzione Sebastiano Leo. Con questa mozione chiediamo la riapertura degli organici dell’autonomia bloccati per i prossimi tre anni. I posti in Puglia ci sono e devono continuare a garantirli per noi”. Emiliano ha ribadito il suo sostegno alla scuola pugliese e ai professori.rnrn“Già l’anno scorso – spiega Emiliano – avevo detto di essere disponibile come Regione a dare una mano, ma invece mi hanno detto che il fenomeno non esisteva o che riguardava pochissimi. Sulla questione ho bisogno di parlare anche col sindacato e parleremo anche con la direzione scolastica regionale per cercare di fare il miracolo dell’anno scorso, quando in molti sono rimasti qui”.rnrnAnche l’assessore all’Istruzione, Sebastiano Leo, è intervenuto. “Mercoledì prossimo – ha spiegato – in conferenza delle Regioni ci incontreremo con gli assessori delle regioni coinvolte dalla “Buona Scuola”. E decideremo se portare la questione alla Stato- Regioni o chiedere un incontro al Ministro”.rnrnSulla questione interviene anche Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia.rnrn“La Puglia è risultata la regione più bistrattata d’Italia con numerosi tagli al personale docente e ATA e dei 1800 docenti pugliesi interessati alla mobilità della scuola primaria/infanzia, oltre la metà è stata assegnata al centro-nord. Lo ripetiamo da tempo: è in atto un’indecorosa e inaccettabile smobilitazione del sistema scolastico regionale, che minerà profondamente l’offerta formativa. Altro che futuro e investimenti sulle nuove generazioni: siamo di fronte a un’enorme presa in giro, che umilia il mondo della scuola e tante famiglie pugliesi”. Verga ha scritto una lettera a Emiliano. “E’ ora – si legge nella lettera – che tutti prendano posizione per fermare il Governo”.rnrn
“No ai trasferimenti”, i docenti dei “nastrini rossi” incontrano il presidente Emiliano
Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:15
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