“Festeggiamo il ‘non compleanno’ del rinnovo dei contratti”. E’ questo l’incipit della lettera che Gianni Tonelli, Segretario Generale del SAP, Sindacato Autonomo di Polizia, ha inviato al Ministro Madia a un anno esatto dalla sentenza della Corte Costituzionale circa l’illegittimità del blocco dei contratti (era il 29 luglio del 2015 quando venne pubblicata in Gazzetta Ufficiale) e che la segreteria provinciale del SAP di Bari ha consegnato al Prefetto di Bari per l’inoltro al Ministro. Sebbene la sentenza parli chiaro dichiarando “l’illegittimità costituzionale sopravvenuta (…) del regime di sospensione della contrattazione collettiva risultante dal (…) decreto-legge 6 luglio 2011”, 300.000 appartenenti alle forze dell’ordine sono ancora in attesa che il Governo apra le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro. Ma non è solo questione di contratto: il SAP chiede maggiori risorse per colmare i vuoti di organico e rimpiazzare i poliziotti che vanno in pensione (nelle province di Bari e BAT l’età media ormai sfiora i cinquant’anni e sono sempre meno gli agenti ancora idonei a svolgere i servizi operativi più gravosi, come quelli legati al controllo del territorio e alla prevenzione e repressione dei reati), per sostituire le autovetture ormai logore e inutilizzabili, per tenere aperti i poligoni di tiro e per garantire l’addestramento operativo, per rinnovare gli equipaggiamenti e ammodernare le strutture. L’invito di Alfano a portare l’arma d’ordinanza anche quando si è fuori servizio suona come una beffa: i poliziotti sono già in servizio 24 ore su 24 per Legge, sono sempre più vecchi, sempre peggio equipaggiati, privi di qualsiasi garanzia funzionale sulla loro attività professionale, gli è negato il porto d’armi per difesa personale, non ricevono l’addestramento e l’equipaggiamento necessari… ma dovrebbero portare con sé l’arma di ordinanza, un chilo e mezzo di peso tra pistola, munizioni e fondina, anche quando si concedono un paio di ore di meritato riposo al mare o al parco. Come dire che per risolvere i problemi della sanità, si invitano i medici a portare con sé il bisturi anche quando sono fuori dall’ospedale o dall’ambulatorio… La verità è che la sicurezza non si improvvisa ma si ottiene con l’impegno a mantenere strutture e apparati efficienti, funzionali e motivati: e tutto questo ha un costo. Se non si intende pagarlo, ogni altra parola è inutile.
Il “non compleanno” della sicurezza
Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:14
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