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Invasione di trattori Coldiretti sul lungomare: “No al grano estero”

Pubblicato da: Natale Cassano | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:12

Un esercito di trattori in città, per di più sul lungomare. Dalle 9.30 di questa mattina diverse migliaia di agricoltori pugliesi hanno sfilato fino alla sede della Giunta regionale accanto ai mezzi che ogni giorno usano per lavoro. Sì tratta di un’azione di protesta, organizzata da Coldiretti Puglia per combattere le speculazioni sul grano.rnrnNello specifico  gli agricoltori chiedono una regolamentazione del mercato dei prodotti farinacei e uno stop all’importazione selvaggia del grano dall’estero, che arriva nel porto di Bari “in particolare da Turchia e Ucraina” aveva denunciato l’associazione lo scorso mese. Il fenomeno ha portato al dimezzamento del prezzo del grano italiano, che si attesta ora sui valori di 30 anni fa e alla perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro a livello nazionale. Sono inoltre a rischio desertificazione quasi 2 milioni di ettari di campi, il 15% della superficie agricola nazionale.rnrnMigliaia di agricoltori, da tutte le province pugliesi, hanno sfilato alle spalle del corteo di trattori, che erano una ventina, con bandiere e striscioni gialli di Coldiretti. Sia il lungomare, sia le vie del centro sono state invase dalle bandiere gialle di Coldiretti dalla mattinata, con al centro il simbolo della protesta: la spiga di grano, logo di Coldiretti.rnrnLe forze dell’ordine hanno scortato i trattori dal lido di Pane e Pomodoro fino alla sede della Regione. Qui è stato montato il palco dal quale hanno parlato alle 10.30 i presidenti provinciale di Coldiretti, il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele e il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo. “I mezzi dovevano essere un centinaio – spiegano da Coldiretti Puglia – ma solo una piccola parte sono stati fatti entrare in città dalle forze dell’ordine per evitare problemi al traffico e garantire la sicurezza stradale”.rnrnLe parole dei rappresentanti locali e nazionali di Coldirettirnrn”La manifestazione – ha dichiarato Moncalvo – si tiene in queste ore anche a Potenza, a Termoli e a Palermo. Oggi siamo a Bari a denunciare una situazione insostenibile. Servono cinque chili di grano per poter bere un caffè, il prodotto si è deprezzato fin troppo. C’è una speculazione a danno dei nostri agricoltori che vale 700 milioni di euro, senza nessun beneficio per i nostri consumatori”. “A pesare – spiega Cantele – sono le importazioni in chiave speculativa, che si concentrano nel periodo a ridosso della raccolta e che influenzano il prezzo del nostro grano. Non è un caso che nei primi quattro mesi del 2016 gli arrivi in Italia siano aumentati del 10%”.rnrnFenomeno, secondo Coldiretti, che ha provocato l’aumento del prezzo di produzione della pasta dal grano italiano del 500% e della produzione del pane dal grano italiano del 1400%. E ora dalla federazione chiedono a gran voce l’obbligo di identificare l’origine del grano sull’etichetta di pasta, pane e di tutti i prodotti da forno.rnrn”La soluzione al problema dell’economia del grano – dichiara Cantele – ce l’abbiamo in casa. Oltre il 20% della produzione di pasta italiana è fatto in Puglia. Abbiamo imprese di grande livello, che devono riuscire a ripartire il valore della produzione in maniera corretta lungo tutta la filiera. Non è possibile che dal grano al prodotto finito i costi siano aumentati così tanto”.rnrnEmiliano: “La Puglia è il grano,  è l’agricoltura, è l’olio”rnrnDurante il comizio finale è intervenuto anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha voluto supportare la causa dei tanti agricoltori in protesta insieme all’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Leo di Gioia. “Non potevo mancare. La Puglia è il grano, è l’agricoltura, è l’olio” ha dichiarato il governatore. “L’identità della Puglia è formata dai sacrifici delle famiglie degli agricoltori. Non sto difendendo una parte del mercato, ma l’identità di una regione che attraverso la coltivazione del grano ha definito nel corso dei secoli la propria ragione di esistere. Non sto sostenendo la battaglia per un prezzo di acquisto del grano, ma stiamo sostenendo le ragioni di una civiltà”.rnrnEmiliano ha anche promesso il suo impegno per la creazione di una legge che protegga il grano italiano e i lavoratori di prodotti farinacei. “Vogliamo costruire – ha spiegato-, in accordo con il mondo dell’agricoltura e con la Coldiretti una legge, che indichi ai commercianti, ai produttori pastai, a chi impiega il frutto del vostro lavoro, l’importanza di utilizzare il grano pugliese e utilizzarlo bene, senza approfittare della sovrapproduzione e della tardività di alcune colture”. Chi impiega il grano a prezzo più basso senza utilizzare il nostro, non sa che il grano lo trova ovunque, ma fare concorrenza con il prezzo più basso rischia di fargli ritrovare solo la fuffa in mano e non la sostanza”.rnrnEnzo Gesmundo, segretario generale della Coldiretti ha anche consegnato la tessera d’onore al presidente Emiliano. “Te la consegniamo non come presidente della Regione – ha detto Gesmundo – ma come uomo che ama profondamente l’Italia ed è innamorato del Sud”.rnrnL’assessore Di Gioia: “Tanti gli aiuti da parte della Regione agli agricoltori”rnrn”Vogliamo realizzare presto – ha dichiarato Di Gioia – la Commissione unica nazionale per la determinazione di un prezzo indicativo che non sia soggetto a speculazioni e fluttuazioni arbitrarie. Abbiamo poi anche  il Programma di sviluppo rurale che può dare una mano operativa, indirizzandolo verso gli accordi di filiera per fare in modo che siano contrattualizzate quantità e prezzi. Abbiamo poi tutta l’attività sulla qualità, la tracciabilità ed i controlli”.rnrn”La Regione – ha concluso – intanto chiede che i controlli siano estesi a tutte le navi che arrivano che si blocchi – ha concluso – quel grano che non ha le qualità idonee per poi entrare nella catena della produzione. E’ una richiesta legittima e con il ministro su questo c’è forte intesa”.rnrnIl blocco del trafficornrnPer permettere lo svolgimento della manifestazione, da questa mattina il lungomare Nazario Sauro è stato chiuso al traffico, nel tratto dall’albergo delle nazioni a Pane e Pomodoro, luogo da cui hanno sfilato i mezzi. Il traffico è confluito sulle vie laterali creando qualche disagio agli automobilisti.rnrnLe immagini della protestarnrnrnrn 

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