Dopo il primo significativo esempio dimostrato durante la tragedia dei treni avvenuta il 12 luglio scorso tra Andria e Corato la Comunità Islamica Puglia scende in campo per stringere un patto di fratellanza e cominciare un percorso insieme ai volontari della Fidas Bari. Un’idea concreta per creare un’unione forte tra gli islamici pugliesi e un’organizzazione da anni impegnata ad aiutare il prossimo attraverso un gesto di grande umanità: la donazione del sangue. La collaborazione prenderà il via concretamente venerdì 29 luglio p.v. a partire dalle 9,30 del mattino. I fratelli della Comunità si daranno appuntamento in piazza Umberto, nella palazzina goccia del latte, per donare sangue a chiunque ha bisogno. L’evento fa seguito ad un incontro organizzato il 22 luglio scorso nel Centro Islamico di Bari dalla Fidas di Bari e sostenuto fortemente dalla presidente della Fpds-Fidas, Rosita Orlandi. Ad accompagnarla, il dottor Marco De Michele del Centro Trasfusionale il quale ha illustrato ai fratelli, al termine della preghiera del venerdì, gli aspetti tecnici e legislativi della donazione del sangue. Presenti tra gli altri nel Centro Islamico di Bari: l’Imam di Bari Ghazi Shwandy, il presidente nazionale della Comunità Islamica d’Italia (CIDI) Sharif Lorenzini , e il responsabile delle attività culturali della CIDI di Puglia Alessandro Pagliara. Ospite anche l’Imam di Gioia del Colle Gamal.
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“Donare il sangue è donare la vita e si deve fare senza guardare al colore della pelle o alla religione di chi riceverà quel sangue – ha dichiarato alla Comunità il dottor De Michele – chi lo riceverà è sempre un nostro fratello che ne ha bisogno”.
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Ne è convinto il presidente della CIDI Sharif Lorenzini. “Per questo è un atto d’amore e di misericordia verso il prossimo. Non servono tante parole per spiegare quanto sia importante compiere questo gesto. Del resto, il Corano spiega, nella Sura V Al Maidah Haiat 32, che chiunque uccida un uomo che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità. Sono parole sacre attraverso le quali possiamo dimostrare che, anche attraverso un piccolo gesto, siamo in grado di salvare l’umanità”.
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“Abbiamo deciso di accettare con gioia l’invito della Fidas Bari perché, come Comunità Islamica, vogliamo sostenere concretamente chi ha bisogno del nostro sangue –sostiene Alessandro Pagliara responsabile delle attività culturali della CIDI di Puglia – è un gesto attraverso il quale siamo disposti a compiere opere di misericordia senza alcuna distinzione di razza, colore di pelle e origini. I nostri fratelli si sono messi a disposizione già in occasione del tragico evento di Andria e lo faremo tutte le volte che ci sarà bisogno. Donare vuol dire aiutare e la nostra Comunità da tempo ha aperto le porte in nome della misericordia e della solidarietà verso il prossimo”.
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Per info e contatti:
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Annadelia Turi (348/4949204)