Tetti in amianto all’interno del Policlinico. L’immagine è stata inviata a Nicola Brescia, presidente del comitato cittadino Fibronit che ha subito compiuto un sopralluogo. “La cosa incredibile – spiega Brescia – è che questa struttura ha una copertura verosimilmente in amianto in evidente stato di usura, quindi pericolosissimo. Ma la cosa più incredibile è che questa struttura si trovi all’interno del Policlinico di Bari e proprio a ridosso della clinica pediatrica. Ho fatto un sopralluogo ed è chiaramente visibile dall’esterno”.
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Brescia ha segnalato la presenza del rudere ai responsabili del Policlinico. “Ad ora non ho avuto nessun riscontro – prosegue – ovviamente ci muoveremo informando tutte le autorità competenti nell’ambito delle loro rispettive responsabilità, ma rimane la gravità della cosa. Non è possibile che una struttura ospedaliera come il Policlinico di Bari abbia nel suo interno una contaminazione da amianto così grave. Devono metterla in sicurezza subito”.
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La denuncia arriva a pochi giorni da un evento importante per la città di Bari, nella lotta contro l’amianto: giovedì sarà infatti firmato l’accordo di programma tra Comune, Regione, Città Metropolitana e Governo per dare il via alla bonifica definitiva della Fibronit. Con il patto tutte le parti interessate (sarà presente il ministro Gian Luca Galletti) si impegneranno a realizzare, al termine della bonifica che partirà in autunno, un parco dedicato alle vittime da mesotelioma pleurico, il tumore causato dalle fibre in amianto che ha già causato più di 400 morti a Bari.
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“Questa del Policlinico – conclude Brescia – è la conferma che il problema amianto non è solo la Fibronit, ma risiede nella incapacità di comprendere sino in fondo quanto male può fare l’asbesto. E purtroppo tanti cittadini baresi lo sanno e lo sperimentano ogni giorno”.
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Pronta la replica del direttore del Policlinico, Vitangelo Dattoli. “Abbiamo tutte le certificazioni. Quei tetti non sono in amianto. Il comitato può stare tranquillo”.