Imponevano ai commercianti del mercato rionale del quartiere Carrassi l’acquisto di prodotti di consumo ad un prezzo maggiorato e qualitativamente inferiore: la Polizia sta dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone appartenenti al gruppo criminale “Diomede”, ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata e di evasione dagli arresti domiciliari.
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Gli arrestati
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Il Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha emesso provvedimenti restrittivi nei confronti di Francesco Diomede di anni 46 anni, Giovanni Sedicina di anni 35, Francesco Ungredda di anni 51, Vito Magistro di anni 20, tutti con precedenti di polizia, anche di tipo associativo, appartenenti al gruppo criminale “Diomede”. Le indagini della Squadra Mobile, supportate da investigazioni e dalle dichiarazioni (riscontrate) di un collaboratore di giustizia, hanno rivelato la presenza di un sistema criminale che operava con estorsioni nei confronti dei commercianti dei mercatini, costretti sotto minaccia di ritorsioni ad acquistare prodotti di consumo – shopper, carta, scatole e ghiaccio – ad un prezzo maggiorato, anche del 30%) e qualitativamente inferiore.
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Le indagini
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A rendere complicate le indagini della polizia è stata l’omertà dei commercianti del mercato di Santa Scolastica, tutti e 230 obbligati ad acquistare i prodotti del clan. “In questo filone d’indagine – ha spiegato il dirigente della squadra mobile di Bari, Luigi Rinella – abbiamo come al solito interpellato in Questura i commercianti, cercando di formare un gruppo che potesse darci informazioni su quanto accadeva. Ne abbiamo convocati 18 e solo la metà ci ha fornito dettagli sull’estorsione, gli altri sostenevano di comprare volontariamente i prodotti dei Diomede”.
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Rinella: “I membri del clan hanno violato ripetutamente gli arresti domiciliari”
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In particolare per mantenere il controllo sul mercato è stata fondamentale la presenza del capoclan Francesco Diomede e di Giovanni Sedicina, che hanno ripetutamente violato la custodia cautelare a cui erano sottoposti. “Diomede era agli arresti domiciliari dal 2009 – spiega Rinella -, mentre Sedicina dallo scorso 18 giugno. Eppure entrambi si sono presentati al mercato per far valere la loro forza davanti ai commercianti che cominciavano a ribellarsi alle estorsioni. Sono evasi dai domiciliari per andare a ricordare loro quali sono le regole e che l’area del mercato di Carrassi è sotto il controllo dei Diomede”.