Sei milioni di risposte, 450mila studenti “interrogati” e un grado di soddisfazione dell’87, 35 per cento. L’Università Aldo Moro di Bari pubblica il questionario sulle valutazioni dei ragazzi sull’Ateneo e sui singoli corsi di studio. E se in generale il risultato è più che positivo, scendendo nel dettaglio si individuano i nei del sistema. A cominciare da una riduzione di un punto di percentuale rispetto allo scorso anno sul grado di soddisfazione.
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I dati
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Le domande sono state poste ai ragazzi, garantendo l’anonimato. Dodici i quesiti sulle modalità di esame, sugli orari delle lezioni, sull’atteggiamento dei docenti.
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In tutti i 12 punti il grado di soddisfazione si è attestato da un minimo dell’82 per cento ad un massimo del 92 per cento. Ad attirare l’attenzione è però l’alto numero di dubbiosi, che hanno risposto “più si che no” o “più no che si”.
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Facciamo qualche esempio:
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La domanda sulle modalità di esame se sono state definite in modo chiaro: 38mila ragazzi rispondono si, 2.800 no, ma gli incerti sono 36mila. Ancora. “Gli orari di svolgimento delle lezioni sono stati rispettati?” I si sono stati quasi 35mila, i no sono stati 1584, gli incerti 25mila. “Il docente stimola l’interesse verso la disciplina? Qui i si sono stati 30mila, i no 2.421 mentre gli incerti 29mila. Molti i dubbiosi anche sulla reperibilità dei docenti.
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I dipartimenti
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Anche sui dipartimenti i dati sono positivi e non si scende mai al di sotto dell’82 per cento. Due le risposte che aprono una riflessione. Nel dipartimento di Filosofia, letteratura, storia e scienze sociali il grado di soddisfazione alla domanda “Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?”, scende al 57 per cento.
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Nel dipartimento di Scienze della terra e geoambientali solo il 61 per cento si è ritenuto soddisfatto dalla disponibilità dei docenti.
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Il confronto
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Confrontando gli stessi dati di quest’anno con quelli dell’anno scorso i risultati non sono per nulla soddisfacenti. Perché si registra un calo su buona parte delle domande. Il grado di soddisfazione l’anno scorso era dell’88,30, quest’anno dell’87,35.
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Stesso discorso sui dipartimenti. In alcuni casi il calo è di diversi punti in percentuale: come per Bioscienze, Economia, Farmacia, Filosofia (5 punti in meno), Studi umanistici (4 punti in meno), Scienze politiche. Salgono invece Giurisprudenza, Matematica, il dipartimento Jonico. In un anno il confronto su tutti i corsi porta alla perdita di tre punti in percentuale nel gradimento.