Da Giovinazzo a San Giorgio. Torna, puntuale come ogni estate, l’allarme alga tossica.
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L’Arpa ha appena diffuso il bollettino per i primi 15 giorni di luglio e i risultati non sono confortanti. A differenza del mese di giugno, quando i dati sulla Ostreopsis ovata (nome scientifico dell’alga tossica) ne riportavano una scarsa presenza, non dannosa per la salute.
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I dati di luglio
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La concentrazione maggiore, di livello rosso, con quasi 2 milioni di cellule di alga tossica per litro, a Giovinazzo, altezza hotel Riva del Sole (punto di campionamento dell’Arpa). Livello arancione (abbondante) all’altezza del lido Trullo di San Giorgio. Infine ancora livello rosso a Torre Canne, con oltre sei milioni di cellule ogni litro. Concentrazione abbondante anche alla Forcatella.
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I consigli dell’Arpa
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L’alga tossica, scientificamente chiamata Ostreopsis Ovata, è arrivata sulle coste pugliesi nel 2000 e prolifera in ambienti caldi e con mare calmo. Contiene una tossina che provoca danni alla fauna marina (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi) e fastidi ai bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, febbre, bronchiti, congiuntiviti).
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L’ Arpa, a cominciare da giugno e fino a settembre, effettua un monitoraggio su tutta la costa pugliese.
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In caso di certificata fioritura, l’agenzia per la protezione ambientale consiglia di non stazionare lungo le coste rocciose durante le mareggiate (l’alga, in superficie, va a finire sulle rocce e libera quindi nell’aria le tossine). Inoltre bisogna evitare, nelle zone colpite, il consumo di frutti di mare crudi, soprattutto dei ricci. Mangiarli può comportare conseguenze gastrointestinali.
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