Il lungomare nord di Bari, da Santo Spirito a San Cataldo, si mostra in tutte le sue sfaccettature: dagli edifici abbandonati da anni, ai rifiuti, al cantiere del waterfront di San Girolamo.
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Il nostro viaggio parte da Santo Spirito: qui la costa è in uno stato di degrado assoluto. Al di là delle erbacce che impediscono in alcuni punti persino la discesa a mare, dei marciapiedi dissestati, la vera emergenza è rappresentata dai ruderi abbandonati. Ville, vecchi ristoranti o stabilimenti, che sono diventati ricettacolo di rifiuti. Alcuni edifici sono stati smontati a pezzo a pezzo. Altri diventano rifugio di senzatetto o terra di vandali e teppisti. Più volte il Comune è dovuto intervenire per murare gli ingressi, ma puntualmente le recinzioni vengono divelte.
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Altro problema a Santo Spirito è il mercato del pesce: qui manca l’acqua corrente e le condizioni igieniche lasciano molto a desiderare.
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Proseguendo per Palese, diversi sono stati gli interventi. L’ultimo, in ordine di tempo, è stata la sistemazione di un tratto di lungomare che è diventato a senso unico. Qui il marciapiede era inesistente. Ora è stato ricavato con un cordolo che corre sull’asfalto.
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Procedendo verso sud la situazione migliora. Si incontra il cantiere di oltre un chilometro del waterfront di San Girolamo. Qui i lavori stanno procedendo speditamente, ma non mancano le denunce dei residenti, al momento inascoltate dall’amministrazione comunale: di notte l’area diventa terra di nessuno. Pochi giorni fa gruppi di ragazzi hanno lanciato pietre contro i balconi.
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Ed infine l’area di San Cataldo: da San Francesco fino al faro i punti dove fermarsi per un bagno o prendere il sole non sono tanti, ma almeno sono curati. Resta però la scarsa manutenzione, soprattutto dei marciapiedi.