Dieci arresti a Bisceglie per spaccio e furto aggravato. Maxi operazione nel nord barese, dove cinquanta carabinieri, supportati da unità cinofile antidroga e da un elicottero dell’arma, hanno portato in carcere dieci persone, sulla base di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Trani, Rossella Volpe. I militari, partendo da alcune denunce di furto, hanno accertato l’esistenza di un gruppo criminale specializzato tanto nell’approvvigionamento, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (hashish e marijuana), quanto nella commissione seriale di furti aggravati in negozi, nei confronti di privati cittadini e di piccoli imprenditori. L’azione criminale, estesa principalmente alla città e alle campagne di Bisceglie, si fondava quindi sulla sottrazione di prodotti agricoli, quali quintali di olive ed uva da tavola, nonché sull’approvvigionamento e distribuzione di stupefacenti provenienti dalla vicina città di Cerignola.
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L’attività investigativa ha permesso, tra l’altro, di delineare la struttura del gruppo all’interno del quale spicca Vincenzo Di Liddo, detto “U BUC” alias “il buco”, elemento emergente nel panorama malavitoso biscegliese, già in carcere.
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All’interno dell’organizzazione sono state fermate anche quattro donne (tra queste la convivente di Vincenzo Di Liddo, le sue due figlie) colte in flagranza di reato mentre minacciavano due guardie campestri per costringerle a non denunciare il furto di olive.
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Gli odierni arrestati, 6 in carcere e 4 agli arresti domiciliari, dovranno rispondere di spaccio (sequestrati 1,5 chili di marijuana e 900 grammi di hascisc) e detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, porto e detenzione illecite di arma da sparo, con l’aggravante per uno di essi di aver commesso i fatti mentre era soggetto alla sorveglianza speciale.