BARI – Dopo tre anni di recessione, è tornata a crescere, seppure molto lentamente e di poco, l’economia pugliese nel 2015. Il fatturato industriale è aumentato del 3,8% rispetto all’anno precedente, anche l’occupazione è lievitata del 2,4%, pari a 27mila unità. Sono i dati del rapporto sulla economia della Puglia curato dalla Banca d’Italia, presentato a Bari. A commentare lo studio, anche il direttore della sede Bankitalia di Bari, Pietro Sambati.
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Per quanto riguarda i posti di lavoro, si tratta di posizioni “non qualificate”, per cui non è necessaria la laurea, e a tempo determinato. E, anche se l’aumento dell’occupazione ha interessato “tutte le fasce d’età”, riguarda “in particolare gli occupati con almeno 55 anni”. Tuttavia, questo incremento ha portato alla conseguente riduzione del tasso di disoccupazione che si attesta al 19,7%. Tra i settori con migliori performance, quello meccanico e del distretto aerospaziale; mentre si riduce il fatturato nell’industria chimica e nel comparto metallurgico per la crisi Ilva.
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La crescita delle esportazioni è stata debole (+0,7%) e inferiore alla media nazionale e del Mezzogiorno (rispettivamente +3,8% e +4%). Nel commercio la spesa per i beni durevoli è aumentata (+6,3%), grazie soprattutto all’incremento della vendita di auto. Cresce anche il turismo: +5% gli arrivi e +1,9% le presenze in Puglia.