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Libertà tra sporcizia, negozi chiusi e degrado

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:33

Edifici abbandonati, discariche a cielo aperto, la zona a sosta regolamentata partita tra le proteste di residenti e commercianti. E una via Manzoni che sta morendo con decine di negozi chiusi.rnrnSiamo nel rione Libertà. Un quartiere che da anni chiede riscatto. A cominciare proprio da via Manzoni, un tempo fulcro dello shopping con botteghe artigiane storiche, oggi una strada dimenticata dalle istituzioni. Dove solo grazie alla volontà dei commercianti si riesce a sopravvivere, aprendo nuove attività. Che cercano di coprire la macchia quasi indelebile delle saracinesche abbassate e dei cartelli di vendesi e affittasi.rnrn”Qui in via Manzoni ci sono luci e ombre – spiega Enzo Angarano, commerciante –  ci sono molte serrande chiuse, ma fanno da contraltare nuove attività e questo è possibile solo grazie alla capacità dei singoli imprenditori”.rnrnI commercianti chiedono una maggiore attenzione alle istituzioni. “Si parla tanto di restyling di via Sparano, di via Argiro, e qui in via Manzoni? Non si vede e non si sente nulla da anni”.rnrnNel Libertà sono diverse le problematiche: l’ultima è quella della zona a sosta regolamentata. “Non ha senso mettere le strisce blu dicendo che tuteleranno i residenti – conclude Angarano –  quando ci sono più macchine rispetto ai posti davvero disponibili. Bisognerebbe pensare a nuovi parcheggi piuttosto e ad un migliore servizio di trasporto pubblico”. Da lunedì, dopo due settimane di tolleranza, partiranno anche le sanzioni a chi lascerà l’auto senza pagare il grattino o senza sistemare all’interno il pass da residente.rnrnAltra questione nel rione è la sporcizia: marciapiedi pieni di escrementi, discariche a cielo aperto ed edifici abbandonati. Come l’ex Nautico di via Abate Gimma, una vera e propria bomba ecologica, nel cuore del rione. Qui c’è persino un cancello aperto, pericoloso soprattutto per i bambini.rnrnNel quartiere anche il vandalismo è purtroppo presente. Un esempio è quanto accade in piazza Risorgimento. I teppisti hanno distrutto le panchine, le colonnine del bike sharing, i lampioncini e  hanno imbrattato la fontana che viene utilizzata ormai come cestino dell’immondizia.

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