Il giro d’affari della Puglia con gli USA nel 2015? Oltre 660 milioni di euro di importazioni e più di 780 milioni di euro di esportazioni. Rispetto all’anno precedente le vendite sono aumentate notevolmente (+40%). Anche gli scambi commerciali tra la provincia di Bari e gli Stati Uniti si sono intensificati: le importazioni hanno superato i 197 milioni di euro e sono più che raddoppiate, mentre le esportazioni hanno registrato un importo superiore ai 159 milioni di euro e sono cresciute in modo rilevante (+69%). Questi sono alcuni importanti numeri emersi dall'”International Forum. Focus on Usa”, che si è svolto presso la sede della Camera di Commercio, promosso da UniCredit, in collaborazione con Aicai, Azienda speciale della Camera di commercio di Bari, con la partecipazione di rappresentanti di oltre 100aziende della regione.
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Sono intervenuti Mario Laforgia, Presidente di Aicai Bari, Massimo D’Olimpio, Territorial Development Manager per il Sud di UniCredit, Luca Balestra,Managing Director Head of European Corporates UniCredit N.Y, Giampaolo Salsi, Administrative Partner Milano K&L Gates e di Martin Lane, Regional Managing Partner Europa K&L Gates. Ha concluso la giornata la testimonianza di Vittorio Notarpietro, Chief Financial Officer del Gruppo Natuzzi.
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Mario Laforgia, Presidente di Aicai Bari: “Il Pil italiano dovrebbe crescere entro fine anno dell’1,1 %, meno di quanto era stato previsto. Per cui il mercato Usa, con la sua crescita senza fuochi d’artificio, resta per le nostre aziende, custodi del made in Italy, un Paese di riferimento, con il quale la bilancia commerciale è a nostro favore”.
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“Il mercato statunitense è caratterizzato da notevoli potenzialità di crescita e rappresentano tra i principali mercati di sbocco per molte eccellenze del territorio pugliese – ha detto Massimo D’Olimpio, Territorial Development Manager per il Sud di UniCredit. I settori trainanti per le esportazioni dalla Puglia nel mercato statunitense nel 2015 sono stati i mezzi di trasporto, per circa 445 milioni di euro, in crescita del +43%) su base annua, i macchinari ed apparecchi, per quasi 106 milioni di euro, con un sensibile incremento rispetto al 2014 del +37%) e gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici, per poco meno di 50 milioni di euro, con un valore quintuplicato rispetto all’anno precedente (+377%). Gli Usa rappresentano quindi un mercato molto interessante per le aziende del nostro territorio”.