BARI – Fino a qualche anno fa era una rarità vedere delle donne in Curva per tifare in maniera appassionata “la Bari”. Oggi è una realtà e anche molto diffusa. Sempre più ragazze si avvicinano, col passare del tempo, al calcio e alla squadra biancorossa e cresce una passione troppo spesso declinata erroneamente al maschile. Enrica Benedetto, 29 anni, è un “ultras” dentro: magliette e felpe biancorosse, collezione di sciarpe della propria squadra del cuore, abbonamenti al San Nicola e, ovviamente, cori imparati a memoria.
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Qual è il tuo preferito? “Senza ombra di dubbio quello che dice: <<…tanto non capirai>>. Perché chi non ama questo sport non può capire cosa si prova a tifare per i colori della propria città e della propria squadra”. Enrica non è una tifosa dell’ultima ora, segue le sorti del Bari sin da quando era piccola, persino le pareti della sua casa sono state tinteggiate di bianco e rosso. Ma come nasce questo legame? “I miei genitori – dice – seguono il calcio, anche se tifano per squadre diverse. Io mi sono innamorata di questo sport e ovviamente del Bari, grazie anche ad alcuni amici”. Sotto la pioggia o con la neve, con 5 o 35 gradi, a lei non importa: il sabato (o il venerdì) è lì, in Curva Sud con il suo gruppo ad incitare i suoi beniamini.
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Qual è il calciatore preferito di Enrica? “Della squadra attuale – risponde – certamente Rosina. E’ quello che ci ha messo più anima e tecnica in campo quest’anno. In assoluto, invece, il regista: Totò Lopez. Ovviamente non l’ho mai visto giocare dal vivo, ma ho letto dei libri su di lui e sul vecchio Bari, ho letto diverse cronache e visto alcuni filmati e me ne sono innamorata”. Enrica vive in maniera così viscerale il suo “legame” con i colori biancorossi che dopo Bari-Novara, partita dei play off persa a 8 minuti dal termine dopo un recupero da batticuore, “ammetto che ritornando a casa qualche lacrime è scesa sul viso”. Tanto non capirai….