Ecco la rubrica “Ma sì, diciamola tutta…” di Vito Raimondo
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Neanche andando in panchina Paparesta è riuscito a portare il Bari in serie A
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rnIl Bari retrocede in B. Non si tratta di un bizzarro transfert. Semmai la naturale (per molti) sintesi dei velleitari proclami lanciati – dall’inizio del campionato – dal presidente Paparesta e da entrambi i tecnici (Nicola e Camplone) spesso sostenuti da compiacenti opinionisti che hanno ritenuto la formazione barese addirittura una “corazzata” rispetto alle “barchette” che navigano nel modesto mare della serie B.
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Invece è stato un flop il campionato anche per eccessiva sicumera (dentro e fuori campo) confermata da ciò che s’è visto in Tv con Paparesta che si è seduto sulla panchina, oscurando l’attonito (e impossibilitato) Camplone ed ergendosi a (penoso) Masaniello quando è andato sotto la curva Nord a dialogare(?) con gli inferociti tifosi.
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L’ultima beffa per il presidente è che il Bari ha perso con un uomo in più, a conferma che la superiorità numerica è vana se non si possiede la qualità (complessiva) che il Bari non ha mai avuto. Altro che le penose intemerate dopo la gara con il Brescia! A proposito, Paparesta cosa dice del rigore concesso all’Atletico Madrid (sabato scorso) senza che l’autore del fallo (Pepe) sia stato ammonito?
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Ora ai tifosi tocca un’altra pena: pietire l’intervento di uno sconosciuto malese per aggrapparsi all’ennesima speranza di tornare in serie A.
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Guelfi e ghibellini nella mini via Suppa. Ma è serio tutto ciò in una città metropolitana?
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rnVia Suppa sembra diventata la milanese e (stravagante) via Montenapoleone. Mille firme hanno sottoscritto la richiesta di pedonalizzare la strada (dove opera una scuola elementare). Altri non sono d’accordo. In tutto, sono quattro gatti, scuola esclusa, ovviamente.
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Il Sindaco per calmare gli animi ha fatto visita in quel fazzoletto di strada (un paio di centinaia di metri); intanto la via è stata transennata in attesa delle (solite) fioriere e così ha preso respiro la scuola. Ma è serio tutto ciò in una città metropolitana?
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Negato un altro concerto al figlio di Savinuccio. Tommy è stato prosciolto in un’inchiesta. Lo si lasci cantare
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rnIl figlio del boss Savino Parisi (Tommy) ha tentato di tornare sulla ribalta canora dopo essere uscito da quella giudiziaria. Avrebbe voluto esibirsi a Monopoli (in un lido) ma la cosa non ha trovato il gradimento del Questore (Esposito) il quale ha interessato il Prefetto (Pagano) chiedendogli se gli sembrava “opportuna” quella manifestazione.
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Impasse nell’opinione pubblica con tanto di sondaggi sui media. All’improvviso è stato pubblicato un comunicato di Parisi jr. in cui si legge la decisione di rinunciare all’evento. Che è un modo di preservare la sua immagine di artista, non di presunto boss!
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N.B. Il giovane Tommy, in marzo, s’è fatto 18 giorni di carcere poichè coinvolto in un’inchiesta che riguardava il clan del padre. Poi, però, è stato prosciolto (prosciolto!) dal Gip.
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Ma che si vuole ancora da questo ragazzo? Che diventi, per forza, un altro Savinuccio?