Arriva lo sciopero generale. Giuseppe Zimmari, segretario regionale della UIL TUCS Puglia, spiega così lo sciopero di domani, 28 maggio, dei 300 mila addetti di supermercati, ipermercati, grandi magazzini della Grande distribuzione organizzata aderenti a Federdistribuzione
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L’attesa è finita, non siamo più disposti a rimanere con le mani in mano e a credere a promesse non mantenute. Abbiamo sperato che Federdistribuzione tornasse sui suoi passi e riaprisse la partita per la definizione del primo contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende della Grande distribuzione organizzata. Avevamo denunciato, qualche settimana fa e a ogni livello, dal nazionale al territoriale, come non vi fossero più margini per trattare con chi si presentava al tavolo con veti, arroganza e chiusura, senza considerare le esigenze e le tutele dei lavoratori.
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Lo sciopero e le manifestazioni sono solo un primo passo. Ci faremo sentire in tutte le sedi, da quelle politiche a quelle giudiziarie. Non è neppure più una questione meramente sindacale o contrattuale: sono in gioco valori che attengono alla democrazia delle relazioni industriali in questo Paese. Porre, a oltre due anni e mezzo dall’inizio dei negoziati, tali condizioni inderogabili e non negoziabili dimostra che la volontà di Federdistribuzione di realizzare un’intesa è priva di fondamento. Federdistribuzione vorrebbe, piuttosto, imporre un diktat inaccettabile attraverso cui realizzare un evidente vantaggio competitivo a danno dei propri dipendenti. Condizioni che non intendiamo accettare e che contrasteremo con ogni iniziativa possibile.