Da venerdì 27 a domenica 29 maggio torna il weekend di pulizia di spiagge, scogliere e fondali, promosso da Legambiente Puglia, dal Gargano al Salento. L’associazione ambientalista ha anche presentato l’indagine sulla Beach Litter di quattro spiagge della regione, e ha rilevato che sulle dune costiere di Lesina e Varano, le più esposte alle correnti, “in un’area di circa 1000 m² stimate 4500 bottiglie di plastica, 1500 di vetro, 20 mila resti di plastica per allevamento mitili, 80 cassette di polistirolo e tanti piccoli frammenti di plastica”.
rn
La manifestazione
rn
Nel prossimo weekend di Spiagge e Fondali Puliti – Clean Up the Med cittadini con sacchi e guanti saranno protagonisti nella pulizia di spiagge, scogliere e fondali, spesso ridotti a discarica.
rn
“I volontari – spiega Legambiente – daranno la caccia soprattutto alla plastica che è il materiale più trovato sulle spiagge”. Sotto osservazione la presenza di lacrime di sirena: “quei “pallini” che costituiscono la materia prima da cui si ricavano gli oggetti di plastica. Piccole e leggere vengono disperse da venti e correnti che le portano su tutte le spiagge del mondo. Sono pericolose: assorbono e rilasciano sostanze inquinanti dall’acqua di mare come i PCB; vengono ingerite dagli animali e dagli uccelli marini, entrando così nella catena alimentare; non scompaiono né si dissolvono, bensì si frammentano in pezzi sempre più piccoli a causa degli agenti atmosferici, i raggi UV e l’azione del mare”.
rn
Il report di Beach Litter
rn
“In Puglia – documenta Legambiente – sono stati effettuati campionamenti in quattro località, per un’estensione pari a 7040 m², l’equivalente di 55 campi di beach volley: in provincia di Foggia, sulle dune costiere di Lesina e Varano, in un’area di poco superiore a mille metri quadrati, sono stati stimate 4500 bottiglie di plastica, 1500 di vetro, 20 mila resti di plastica per allevamento mitili, 80 cassette di polistirolo e tanti piccoli frammenti di plastica. In particolare, ciò accade a causa delle correnti marine superficiali che portano sin qui la spazzatura del nord Adriatico. Non solo, qui si accumula anche la spazzatura derivante dalle lavorazioni scorrette sugli impianti di mitilicoltura che difficilmente viene rimossa poiché la presenza del litorale di dune sabbiose richiede una delicata pulizia che necessita di cure particolari e ingenti risorse finanziarie. In provincia di Bari, invece, è stata campionata la spiaggia Cala Lama Monachile a Polignano a Mare; a Ginosa una spiaggia libera su iniziativa dell’amministrazione comunale mentre a Taranto, su una spiaggia del Mar Piccolo, nei pressi del Parco Cimino, è stata trovata una quantità elevata di rifiuti riconducibile al settore pesca, in particolare reti e pezzi di rete”.
rn
rn
«Un tappeto multicolore verde, bianco, azzurro e rosa di rifiuti. È quello che si trova su molte spiagge, dove al posto delle conchiglie, a farla da padrone sono rifiuti spiaggiati, o gettati consapevolmente, come bottiglie, pezzi di polistirolo, mozziconi di sigarette, reti da pesca e frammenti di plastica – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Ciò è emerso grazie alla nostra indagine sulla “Beach Litter” che si pone l’obiettivo di indagare sulla quantità e tipologia di rifiuti presenti sulle spiagge italiane e del mediterraneo”.
rn
SPIAGGIA PER SPIAGGIA
rn
rn
SPIAGGIA PER SPIAGGIA
rn
rnrn
rn
Provincia rn |
rn
Comune rn |
rn
nome spiaggia rn |
rn
Area (mq) rn |
rn
tot Rifiuti rn |
rn
Taranto rn |
rn
Taranto rn |
rn
Mar Piccolo – nei pressi del Parco Cimino rn |
rn
300 rn |
rn
601 rn |
rn
Bari rn |
rn
Polignano a Mare rn |
rn
Cala Lama Monachile rn |
rn
1440 rn |
rn
461 rn |
rn
Taranto rn |
rn
Ginosa rn |
rn
Spiaggia libera rn |
rn
4300 rn |
rn
111 rn |
rn
Foggia rn |
rn
Poggio Imperiale Lesina rn |
rn
dune di Lesina – Marina di Lesina rn |
rn
1000 rn |
rn
181423 rn |