Non basta l’apertura del Nino Rota. Ci vuole anche un piano di gestione. Ecco il monito di Nuccio Altieri, deputato di Cor. “Finalmente – scrive in una nota il parlamentare – dopo un anno e mezzo dal completamento dei lavori di recupero dell’Auditorium Nino Rota, il Governo si ricorda di Bari e si decide a pagare quanto doveva per (speriamo) chiudere la pendenze, che hanno bloccato fino ad ora l’apertura al pubblico della sala”.
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Chiarezza sulla gestionern”Ora è necessario e urgente un piano di gestione dell’Auditorium Nino Rota, altrimenti il rischio che resti chiuso subito dopo l’inaugurazione, anche con tutte le autorizzazioni, è molto molto alto”.
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I costi
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Altieri evidenzia che le risorse necessarie non sono nelle disponibilità di Conservatorio Nè del Comune: “La gestione dell’Auditorium, infatti, costerebbe non meno di 900 mila euro all’anno, fondi che né il conservatorio, né Decaro, né nessuno oggi può pensare di avere a disposizione”.
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Proposta di gestione privata
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“Da tempo – conclude Altieri – ho proposto un modello di gestione privata, che consenta però l’utilizzo pubblico dell’Auditorium, senza alcun costo per Città Metropolitana e Conservatorio: considerando, infatti, circa 100 giornate all’anno quelle necessarie per i concerti del Conservatorio e Città Metropolitana, il concessionario potrebbe svolgere la propria attività per le restanti 265 giornate, nel rispetto degli indirizzi e delle prerogative fissate nel bando pubblico, trattenendo per se i ricavi ma accollandosi per intero le spesse di gestione”.