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In Puglia il record di presenza delle sette nel Meridione

Pubblicato da: Natale Cassano | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:26

Il mondo della ricerca sul tema delle sette ora parla un po’ italiano, anzi pugliese. Il Fecris, la federazione internazionale che dirige i centri di ricerca europei sul settarismo, ha infatti ammesso per la prima volta nel suo consiglio direttivo un’italiano: lo psicologo e psicoterapeuta salentino Luigi Corvaglia.rnrnCorvaglia è dipendente della Asl di Bari ed è esperto di manipolazione mentale. Attualmente è presidente del Centro studi abusi psicologici, l’associazione italiana che studia e combatte le derive settarie all’interno dei culti religiosi e dei gruppi terapeutici. Collabora anche con la cattedra di Criminologia dell’Università del Salento.rnrnL’assemblea della Fecris si è riunita negli scorsi giorni all’istituto di Tecnologia dell’Università di Sofia e ha eletto lo psicologo, che era stato il primo italiano nel 2015 ad entrare nell’organizzazione a cui fanno capo 56 associazioni di 34 paesi del mondo. La federazione è nata nel 1994 a Marsiglia per difendere le vittime degli abusi delle sette e di tutti i gruppi costrittivi e totalitari. “L’ingresso dell’Italia nel Consiglio della Fecris – ha dichiarato il dottor Corvaglia – inaugura una nuova stagione di attenzione per il fenomeno settario e per la gestione del problema della persuasione indebita nel nostro Paese”.rnrnIl fenomeno è molto ampio anche in Italia . Secondo i dati forniti dall’Osservatorio della comunità Giovanni XXIII, che assieme alla Federazione è consulente della squadra anti-sette della polizia di stato, nel 2010 a finire nella trappola delle 500 sette presenti nel nostro Paese sono stati circa 240 mila italiani. La maggioranza delle vittime erano uomini (54 %). I più a rischio sono giovani (36%) e adulti (44%), meno gli anziani (20%). A smentire l’erronea credenza che a finire nella rete sono prevalentemente le persone povere e disperate, le sette fanno proseliti soprattutto tra il ceto medio (42%) e alto (38%). Nella geografia del fenomeno la maggiore presenza di movimenti è al Nord, con Lombardia (16%) ed Emilia Romagna (15%) in pole, seguiti, al Centro, dal Lazio (13%) e, al Sud, dalla Puglia (11%).

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