Una nuova puntata della storica rubrica “Ma sì, diciamola tutta…”, del giornalista Vito Raimondo
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Mettiamocelo in testa, una volta per tutte: gli scafisti non sono soltanto musulmani
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rnLo si sospettava: gli scafisti sono anche italiani. E pure salentini. Un brindisino di 56 anni (Marcello Della Torre) è stato beccato con le mani nel …gommone. Il suo backgrond: lo smercio di sigarette. Vogliamo smetterla di prendercela soltanto con i soliti (cattivi…) musulmani?
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La Corte dei Conti bacchetta gli sperperi al Petruzzelli. Ma i revisori dei conti davvero hanno dormito tanto?
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rnScandalo-Petruzzelli. Scrive il vice Procuratore della Corte dei Conti:” L’esame delle fatture non può che destare perplessità” e dubita sulla “effettiva utilità di acquisto di prodotti detergenti” quando il servizio di pulizia viene affidato all’esterno. Ci si domanda: ma i revisori dei conti della Fondazione dov’erano quando si realizzavano quelle sciatterie (chiamiamole così)?
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Paparesta perde la tramontana in Tv contro i suoi ex colleghi. Ha fatto bene?
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Dopo la sconfitta con il Trapani, il presidente Paparesta ha lanciato strali contro l’arbitro reo di non aver espulso l’autore del fallo di mano, pur decretando il penalty a favore del Bari. A rigor di regolamento ha ragione. Ma non ci vedo nessuna malafede del direttore di gara, poiché se avesse voluto danneggiare il Bari avrebbe potuto considerare il “mani” involontario e non assegnare il rigore. Ha soltanto commesso un grossolano errore. Che, comunque, non ha influito sul risultato. Paparesta ha lasciato intendere che con un uomo in più in campo la sua squadra avrebbe potuto tentare di raddrizzare la (angosciosa) situazione.
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rnIl buon Gianluca, però, ha dimenticato che 7 giorni prima il Bari, con un uomo in più per quasi un’ora, s’è fatto recuperare ben due reti, salvo, poi, vincere nel finale. Allora, la sua è solo un’ipotesi astratta, una visione.
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L’intemerata di Paparesta, poi, è sembrata poco equilibrata e un tantino sbracata, tanto che potrebbe essere sanzionato disciplinarmente. Gli arbitri – una casta!- sbagliano a getto continuo come i calciatori. Si sa. Lo vediamo ogni giorno. Anche lui, in passato, è stato contestato (sinanche da Moggi…) ma nessuno ha mai parlato di malafede, un atteggiamento che è facilmente accostato alla disonestà.E in questi casi, se si hanno le prove, si va alla Procura della Repubblica, non in Tv, a piagnucolare.
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Non voglio immaginare le reazioni che i suoi colleghi potrebbero mettere in atto nei prossimi impegni di play off a difesa della categoria messa alla berlina con richiesta dell’intervento del designatore. Per fare cosa? Per avere, domani per esempio, un arbitro accomodante?
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