Dopo 20 anni è pronto l’auditorium Nino Rota: “Lo apriamo a luglio”

BARI – Ancora qualche mese e finalmente l’auditorium Nino Rota verrà inaugurato. Oggi c’è stato un sopralluogo del sindaco Antonio Decaro, del presidente del conservatorio di musica “Niccolò Piccinni”, Marida Dentamaro, e del direttore Giampaolo Schiavo, accompagnati dai tecnici responsabili dell’intervento e dai tecnici comunali. La struttura è chiusa da oltre 20 anni, nel 2009 sono cominciati i lavori di ristrutturazione che sono terminati nel 2014. Nonostante tutto, da due anni l’auditorium è chiuso. “La struttura è pronta – dichiara Decaro – il ministero dell’Istruzione ha finanziato l’ultima tranche da 650mila euro per completare il pagamento dei lavori, ora ci vorranno due settimane affinché il ministero dell’Economia trasferisca materialmente questi fondi. Oggi abbiamo tenuto un incontro con tutti i tecnici delle strutture coinvolte per capire i passaggi e i tempi necessari per ottenere l’agibilità della struttura. Entro luglio – l’annuncio del sindaco – l’auditorium dovrebbe essere agibile e potremo finalmente aprirlo non solo alla città ma all’intera aerea metropolitana. I tecnici hanno preso degli impegni precisi con la presidente Dentamaro: consegnare la prossima settimana il certificato di collaudo e depositare il progetto alla commissione di vigilanza e ai vigili del fuoco”. Insomma, sembra essere arrivato il momento dell’inaugurazione. “È stato difficile arrivare fin qui – prosegue Decaro – perché, oltre alla questione dei fondi, un intreccio complicato di autorizzazioni, certificazioni e collaudi ha ulteriormente complicato una vicenda già di per sé complessa”. “Tutti manterranno la parola data – ha commentato Dentamaro – i tecnici responsabili della progettazione, della direzione dei lavori e del collaudo hanno assunto impegni precisi quanto alle date. Adesso la palla è nella loro mani. È chiaro che il Conservatorio continuerà a svolgere, come ha fatto in questi ultimi sei mesi, un’azione di stimolo, di propulsione di sollecitazione continua. Non daremo respiro né ai tecnici né all’impresa”