BARI – Si fingeva persino avvocato della Fondazione antiusura, in realtà era solo iscritta al corso di Giurisprudenza ma senza aver mai sostenuto tutti gli esami. Una donna di 41 anni, residente a Bari, è stata arrestata dalla polizia e messa ai domiciliari dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Sergio Di Paola. Le indagini sono state coordinate dal pm Marco D’Agostino, secondo la Procura l’indagata si sarebbe qualificata falsamente come avvocato ai suoi clienti, vittime ignare. Senza avere i titoli, avrebbe fornito assistenza legale in materia civile e penale, anche fuori da Bari.
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Si era “specializzata” soprattutto in controversie legate a finanziamenti divenuti, per i suoi clienti, di “difficile onorabilità”, sostiene la Procura di Bari. Ai suoi assistiti poi consegnava atti giuridici contraffatti. A cadere nella sua trappola decine di persone “sprovvedute ed in estremo stato di bisogno – scrive la Procura – costrette a darle fiducia nel timore, da lei stessa ingenerato, di danni economici maggiori”. La polizia ha eseguito diverse perquisizioni nei mesi scorsi trovando raccomandante, transazioni, sentenze, ovviamente documenti tutti risultati falsi.
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Nonostante fosse ormai a conoscenza dell’indagine in corso a suo carico, la donna ha continuato a svolgere la professione di avvocato senza averne i titoli. “Non mancava – scrive la Procura di Bari – neppure di intralciare le investigazioni, giungendo tra l’altro a suggerire alle vittime dì non presentarsi alle convocazioni della polizia adducendo false malattie, nel tentativo di compromettere la genuina acquisizione delle prove”. L’ufficio lo aveva allestito all’interno della sua abitazione, un ufficio “professionale”, con tanto di scrivania in legno, biblioteca e codici sparsi ovunque. Avrebbe preteso costanti pagamenti in contanti dai suoi clienti senza rilasciare le ricevute.