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Craco riprogettata dai ragazzi del Politecnico

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:26
Craco Foto

Un progetto di recupero e restauro di Craco, paese abbandonato della Basilicata. A svilupparlo il Politecnico di Bari. Sei neo-architetti, Pietro Colonna (Altamura), Maria Antonietta Pepe (Fasano), Annamaria Santarcangelo (Novasiri), Agata D’Ercole (Andria), Claudia Bisceglia (Mattinata), Claudia Calitro (Andria), hanno vinto il primo premio nazionale “ARCo Giovani 2015″ per la tesi di laurea di restauro sul costruito storico. La proclamazione dei vincitori è avvenuta a Roma, a “La Sapienza”.rnrnIl progetto di restauro del borgo abbandonato di Craco, proposto dai neo-laureati in Architettura e coadiuvato dai docenti Rossella de Cadilhac (coordinatrice), Matteo Ieva, Dora Foti,Gabriele Rossi, Michele Vitti, è nato partendo dall’assunto che anche le criticità potessero diventare punti di forza per poter far rivivere il borgo, anche attraverso la valorizzazione degli aspetti identitari.rnrnIl progetto, che ha messo in campo percorsi multidisciplinari, prevede due ambiti di intervento: urbanistico e architettonico. Nel primo sono previsti:  la realizzazione di un sistema di monitoraggio sull’andamento del fenomeno franoso; la realizzazione di opere di regimazione e smaltimento delle acque meteoriche; la sistemazione paesaggistica dei versanti con interventi di forestazione e piantumazione di vegetazione autoctona; il consolidamento del pendio franoso attraverso opere di contenimento del terreno, basate sull’uso di terrazzamenti realizzati in muretti di pietra a secco; la messa in sicurezza dei percorsi per favorire la fruizione del centro; il consolidamento e la protezione dei ruderi ai soli fini scenografici; la realizzazione di un albergo diffuso, che recuperi alcune unità abitative.rnrnIn ambito architettonico, invece, il progetto vincitore, prevede il restauro e la ri-funzionalizzazione di alcuni edifici scelti per la loro funzione rappresentativa presenti su un’area che offre buone garanzie di stabilità, quali la torre normanna, la chiesa madre di San Nicola, il palazzo nobiliare Grossi e di alcune unità abitative situate alla base della torre.rnrn 

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