A Bari sta crescendo la sensibilità delle istituzioni per gli amici a quattro zampe. E i primi parchetti a loro dedicati stanno pian piano nascendo, per opera dell’amministrazione (come ad esempio in piazza Gramsci) o di privati come a Poggiofranco. Si tratta di aree riservate e attrezzate dove i cani possono scorrazzare liberamente. In una città piena di divieti per loro: dai negozi ai bar agli stessi giardini.rnrnLe aree attrezzaternrnLa prima a nascere per opera della passata amministrazione è stata quella in piazza Gramsci: un piccolo giardino all’interno dell’area verde più grande dove i cani possono circolare tranquillamente, anche senza guinzaglio. Il sindaco Antonio Decaro nel suo programma aveva promesso un’area in ciascun quartiere. Per ora, da quando si è insediata la nuova giunta, ne è stata realizzata una per volontà di un privato, a Poggiofranco. Ma, come spiega l’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli, di progetti ce ne sono diversi.rnrnNuovi spazi riservati ai cani nasceranno nel piccolo parchetto adiacente a largo Due Giugno, in viale Gandhi (da parte di un privato). “Ce ne sono anche di altre più piccole – spiega Petruzzelli – in via Tridente ad esempio o a Japigia. Ma noi abbiamo preso un impegno: ogni nuovo parco che realizzeremo sarà dotato di uno spazio per i cani. Penso alla Rossani, alla Fibronit e al Gasometro ad esempio, ma anche alle aree verdi più piccole”.rnrnPolemiche e divietirnrnAnche perché la convivenza tra chi ha un cane e chi frequenta i giardini non sempre è facile. Numerose sono le polemiche in aree verdi dove i divieti di accesso ai cani senza guinzaglio non sempre vengono rispettati. A largo Due giugno, ad esempio, molte famiglie non lasciano più liberi i bimbi per evitare che si sdraino in una manto erboso pieno di bisogni dei cani. Senza considerare i padroni “sporcaccioni” che non rimuovono gli escrementi dai marciapiedi e dai viali. Verso di loro l’amministrazione ha portato avanti una dura battaglia, innalzando a 300 euro la multa.rnrnMa la mentalità sta cambiando anche in molti commercianti: in centro come in periferia sono diverse le attività con i cartelli “Io posso entrare” e le ciotoline per l’acqua all’esterno.rnrnCanili e cimiterornrnA Bari ci sono due canili comunali (via Fiordalisi e via Lindemann), un terzo in realizzazione sempre in via Lindemann (bisogna solo attaccare le utenze), il canile privato della Mapia a Japigia e diverse aree rifugio gestite da associazioni. Inoltre il canile sanitario è stato spostato da Japigia alla struttura pubblica. “Una battaglia – aggiunge Petruzzelli – che le associazioni ambientaliste hanno portato avanti per tanto tempo, perché in questa maniera sono anche aumentate le adozioni dei cani”.rnrnSolo nelle strutture comunali sono ospitati 900 cani e l’amministrazione ha intenzione di fare il possibile per promuovere le adozioni. “Il Comune di Bisceglie – spiega Petruzzelli – ha introdotto una riduzione sulla tassa sui rifiuti per chi adotta un cane. Questa è una questione che stiamo affrontando e non escludiamo che possiamo inserire questa clausola già dal prossimo anno. Vogliamo incentivare il più possibile le adozioni”.rnrnMa in città ci sono tanti servizi che mancano. Primo tra tutti un cimitero per gli amici a quattro zampe. Molte famiglie sono costrette a percorrere diversi chilometri per raggiungere vari centri in provincia, perché Bari non ha un posto dove seppellire gli animali.rnrnRandagismornrnIl fenomeno del randagismo non è presente in misura preoccupante a Bari. Come spiega l’assessore Petruzzelli. “Interveniamo quando ci sono cani che creano problemi nella zona dove si sistemano – conclude – ma in realtà stiamo promuovendo anche una cultura di cane da quartiere. Quando vediamo che ci sono animali che vengono accuditi dai residenti e che non creano alcun tipo di disagio allora li lasciamo liberi”.
La città a misura di cani? Prime aree a loro riservate, ma mancano i servizi
Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:24
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