La scuola pugliese incrocia le braccia e scende in piazza domani, per denunciare il mancato rinnovo del contratto da sette anni. I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno promosso una manifestazione in piazza San Ferdinando. Alle 9 e 30 partirà un corteo per le strade del centro per poi rientrare in via Sparano per il comizio finale.
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Le rivendicazioni della protesta nazionale
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- Lo stanziamento di risorse economiche visto che quelle messe a disposizione con la Legge di stabilità consentono un aumento di 7 euro al mese
- Il riconoscimento del lavoro sommerso e dei nuovi carichi di lavoro del personale docente.
- La gestione partecipata e contrattata delle procedure di valorizzazione professionale
- La stabilizzazione di tutto il personale presente nelle graduatorie ad esaurimento e l’eliminazione del precariato
- Il recupero delle assunzioni mancate del personale ata, ignorato dalla Legge 107/2015 e l’attivazione di quelle utili a garantire il turn over
- L’ organico funzionale per il personale Ata e la cancellazione della norma che vieta di nominare in sostituzione del personale assente.
- La semplificazione amministrativa
- La libertà di insegnamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione
- Il riallineamento delle retribuzioni dei presidi a quelle della dirigenza pubblica e il ripristino delle risorse dei contratti regionali sul salario accessorio.
- Il superamento delle differenze nel trattamento economico dei Dirigenti scolastici legate alle diverse modalità di reclutamento
- La fine del sistematico ricorso alle reggenze.
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rnI commentirnrn”A distanza di un anno dall’ultima manifestazione – spiega Roberto Calienno, segretario regionale della Cisl scuola – scendiamo nuovamente in piazza per chiedere retribuzioni adeguate, per recuperare il potere di acquisto perso. Chiediamo che venga riconosciuta la dignità del personale scuola che al momento resta in servizio dalla mattina alla sera e questo incredibile monte ore non viene per niente preso in considerazione. Vogliamo il rinnovo del contratto, sette anni sono troppi”.rn
rn“Sette anni di mancato rinnovo del contratto sono un’eternità, un insulto per tanti lavoratori che ogni giorno, grazie al proprio sacrificio, mantengono viva l’offerta formativa della scuola e dell’università. Eppure – commenta Aldo Pugliese, segretario regionale della Uil di Puglia e di Bari Bat- anche questo Governo, come i precedenti, sembra non curarsene, proponendo una mancia di 7 euro lordi mentre con qualche spot continua a parlare, senza progetti e senza fondamento, di futuro. Ebbene, crediamo che senza una scuola e un’università di qualità, senza una pubblica amministrazione di qualità, non ci sia alcun futuro su cui scommettere”.rnrn”Domani – aggiunge Claudio Menga, segretario regionale Cgil scuola – il mondo della scuola torna in piazza. Non ci fermeremo. Noi sosteniamo l’idea della scuola inclusiva, non condividiamo il bonus premiale e la chiamata diretta da parte dei presidi, ma a quanto pare il governo non intende ascoltare le ragioni del sindacato”.