BARI – Baci, abbracci, applausi. La folla assiepata davanti a Palazzo di città accoglie il sindaco Decaro con un affetto che forse non si sarebbe mai aspettato. Più di 500 persone si sono radunate questa sera davanti alla sede dell’amministrazione comunale per la manifestazione “Per la legalità a difesa di chi rispetta le regole”, organizzata da Confcommercio, Confesercenti e dalle sigle di categoria per dire un secco “no” all’illegalità in città. E, soprattutto, per gridare con forza la vicinanza a Decaro, che in questi giorni è stato minacciato di morte sui social network dopo aver usato il pugno duro contro i commercianti abusivi durante le festività di San Nicola.
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Tra i sostenitori del primo cittadino c’era anche il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, che lo ha accompagnato durante il giro tra la folla e con lui ha fatto volare alcuni palloncini bianchi, simbolo di questa manifestazione. Quando è sceso dalla sede di Palazzo di città, Decaro ha trovato anche i sindaci dei Comuni della città metropolitana ad aspettarlo. C’erano i primi cittadini di Bitetto, Polignano, Cassano, Gravina, Santeramo, Bitritto, Capurso, Corato, Poggiorsini, Triggiano, Bitonto, Acquaviva, Casamassima e Turi.
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E poi c’era una vera e propria folla di autorità bipartisan. Politici di centrodestra come Francesco Paolo Sisto, e di centrosinistra, come Franco Cassano, Alberto Losacco del Pd e tutti gli assessori della giunta comunale, pronti ad affrontare questa battaglia contro l’illegalità al suo fianco.
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C’era anche don Franco Lanzolla, parroco della Cattedrale, con i sacerdoti dei quartieri più caldi della città: Bari vecchia, San Girolamo, Libertà, Madonnella, Fesca. E poi i rappresentati dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. E il mondo dell’imprenditoria locale: “L’aria è cambiata – dice il presidente di Confindustria, Domenico De Bartolomeo -, le ultime operazioni di polizia hanno dimostrato che si può avere fiducia nello Stato, ogni intimidazione va denunciata”.
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Il primo a parlare è Michele Emiliano: “I nostri avversari non andranno da nessuna parte. Ogni tanto questi ci riprovano a prendere il territorio in mano, a distribuire le licenze abusive. Servono indagini fatte bene”. E davanti ai giornalisti ricorda quando nel 2011 denunciò una ripartizione dei clan persino nelle bancarelle. “È tempo – continua – che qualcuno verifichi responsabili e reati. Il confronto non può farsi solo per la strada, con i controlli. Mi auguro sia il momento che si svolgano buone indagini”.
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Poi prende la parola Decaro, prima di godersi il bagno di folla e rientrare a Palazzo di Città: “Tantissima gente mi è stata vicina in questi giorni, dal presidente del Consiglio fino ai miei vicini di casa, con messaggi e chiamate. Voglio dire grazie a loro che non si arrendono all’illegalità e grazie soprattutto ai commercianti, che hanno tenuto le serrande alzate, dimostrando di essermi vicino”. Il pensiero finale invece va ai suoi colleghi dei Comuni della Città Metropolitana: “Loro non hanno la mia stessa esposizione mediatica – racconta -, quindi mi piacerebbe poter portare avanti anche il loro messaggio. Loro che ogni giorno combattono questi fenomeni di illegalità esattamente come me”.
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