BARI – “La Fondazione Petruzzelli rischia la liquidazione”. Non ha usato giri di parole il sovrintendente della Fondazione, Massimo Biscardi, per raccontare il difficile stato dei bilanci, nonostante il raddoppio delle vendite al botteghino e l’incremento della produzione del 25 per cento quest’anno. A pesare sul futuro del Petruzzelli ci sono ben 181 vertenze di lavoro, che potrebbero portare al dissesto definitivo.
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Biscardi ha presieduto il Consiglio di indirizzo che ha approvato il bilancio consuntivo in pareggio. “Stiamo attraversando – ha continuato – una delicata congiuntura, di imponente dimensione, per le richieste giudiziali relative agli anni dal 2011 al 2013, di accertamento della sussistenza di rapporti di lavoro subordinati a tempo indeterminato”.
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Le vertenze di cui parla – come spiegato in una nota – sono relative a posizioni lavorative precedenti alla promulgazione della legge Bondi del 2010 (nella quale si pone l’obbligo del concorso con procedura di evidenza pubblica come requisito per l’assunzione nelle Fondazioni liriche). “I contenziosi, 21 dei quali – prosegue la nota – finora si sono conclusi in senso sfavorevole per la Fondazione, riguardano l’assunzione a tempo indeterminato di 70 professori d’orchestra, 57 artisti del coro, otto custodi, due sarti, un autista, due unità del personale che si occupa di pulizie, un autonomo a progetto, cinque maestri collaboratori, 23 tecnici e 12 amministrativi”.
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Al tavolo del Consiglio Biscardi ha tratteggiato una situazione molto complessa, da affrontare con molta attenzione. Ha anche annunciato di aver già informato della situazione il presidente della Regione, Michele Emiliano, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Ha invitato poi entrambi ad intervenire a un prossimo Consiglio di Indirizzo straordinario, al fine di identificare, anche con il ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini, una “soluzione equa e nello stesso tempo finanziariamente sostenibile per la Fondazione”.