Un bambino di poco più di nove anni con lo sguardo spaventato entra nel Ciringuito in cerca di aiuto, trema e piange. Ha perso la mamma e il papà tra spintoni e urla. Un serpentone di gente che corre, grida, e cerca di allontanarsi in fretta dal lungomare. “Hanno sparato tra la folla”, scrive qualcuno su Facebook. Si scoprirà solo più tardi che non c’è stata nessuna sparatoria ma solo l’inizio della “gara dei fuochi” dedicati a San Nicola. Anche se ieri sera da festeggiare c’è stato ben poco.
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Sul lungomare a pochi passi dal Barion si è consumato un dramma che poteva anche finire in tragedia. L’arroganza dell’illegalità contro chi ha cercato di far rispettare le regole con tanto di divisa antisommossa. Vigili urbani feriti dai “gestori” delle fornacelle abusive e la rissa – per qualcuno – inevitabile. Camionette della polizia al centro strada e gente che correva il più lontano possibile. Urla e passeggini sollevati per salvare almeno i bambini dall’inferno di una folla impaurita.
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rnIl sindaco Antonio Decaro aveva giurato guerra agli abusivi delle fornacelle: “A quelli che pensano di spaventarci con le minacce dico: il vostro nemico non sono io – aveva scritto sulla sua pagina Facebook – il vostro nemico sono i baresi perbene. E siamo centinaia di migliaia. Non ci fate paura”.
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Un plauso va di certo al primo cittadino che ha deciso di intraprendere una guerra contro un costume illegale e non girando la testa dall’altra parte, ha sostenuto e motivato quella parte della città, dei baresi, che vuole rispettare la legge. Quei baresi – e non sono pochi – spesso schiacciati da chi le regole proprio non vuole seguirle e non vuole farle seguire. In questo senso il primo cittadino merita massima solidarietà.
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Certo ci sarebbe da chiedersi come – quelle fornacelle illegali – siano arrivate a destinazione sul lungomare e perché non siano state fermate durante il trasporto. E ancora, il motivo per cui la “lotta” sia avvenuta solo contro le fornacelle di quella parte del lungomare e non anche a Bari Vecchia (fronte teatro Margherita) o a Piazza Diaz. E se davvero fosse necessario combattere l'”illegalità” tra la folla, con rischi enormi per l’incolumità di famiglie e bambini. La legalità non si discute, si costruisce giorno per giorno ma forse intervenire prima, per una vicenda – quella degli abusivi – che si ripete tutti gli anni – avrebbe evitato le scene da guerra di ieri sera. Poi c’è l’ordine pubblico. E questa è un’altra storia.
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