La sfida-verità con il Cagliari ha confermato pregi e difetti del Bari di Camplone. Tanta buona volontà ma senza la creatività di Rosina (o Sansone) l’impianto di gioco non è in grado di piegare formazioni d’alto profilo come i sardi. La classifica dei pugliesi, al di sotto delle aspettative, è la misura del valore di questa squadra, che dovrà ancora sudare per conquistare il miglior piazzamento possibile nei play off. Il terzo posto è ormai una chimera. I sardi, promossi al San Nicola, dimostrano forza e cinismo, qualità imprescindibili per aspirare al salto diretto in A.
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La chiave tattica. Prevale il cinismo da grande squadra del Cagliari
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Negli scontro diretti conta chi ha più capacità di sfruttare gli errori avversari. Il Cagliari ha massimizzato le leggerezze di Defendi e Lazzari, avvertendo tutti i propositi di Camplone, che alla vigilia ipotizzava un Bari dominatore della gara. La maggiore brillantezza del fronte offensivo cagliaritano, composto da veri cecchini, ha fatto la differenza. Tra i pugliesi Rosina si è svegliato troppo tardi, mentre De Luca ha giocato a sprazzi (pur colpendo un palo). Maniero, prima di infortunarsi non è stato mai servito in maniera adeguata. E se Micai non avesse fatto una prodezza nel finale, il punteggio poteva essere anche un pesantissimo poker.
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Punto di forza. Resta il carattere ma non basta per riequilibrare
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I pugliesi, sotto di due gol, non hanno mai mollato, nonostante l’infortunio di Maniero – distorsione alla caviglia destra con dolore al perone – hanno attaccato con intensità e coraggio, trovando però tra i pali dei sardi un ispirato Storari. L’ingresso di Dezi ha velocizzato la manovra, ma non è bastata l’energia dell’ex Crotone per ribaltare una situazione compromessa.
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Punto debole. Ingenuità ed errori costano caro
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La rimessa surreale di Defendi e il posizionato folle nell’azione d’attacco del raddoppio sono la fotografia di ingenuità ed errori difficilmente recuperabili contro una formazione che ha determinazione e qualità come il Cagliari. Il nervosismo finale, con qualche cartellino di troppo, è un bel campanello d’allarme sulla tenuta mentale del gruppo. Camplone è avvisato (e bisognerà anche verificare i tempi dir recupero di Maniero)
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La curiosità. In Tribuna vip non c’è il malese ma la coppia Latorre-Cassano
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Era atteso a Bari con un pool di investitori asiatici e invece è rimasto in Malesia l’imprenditore Noordin Ahmad. Assente anche l’avvocato Grazia Iannarelli (al San Nicola con cuore e foto sui social). Presente invece la coppia di politici di governo formata dal sottosegretario alsaziano Massimo Cassano e dal senatore Nicola Latorre, presidente della Commissione Difesa.
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@waldganger2000