BARI – “La gara con il Cagliari sarà una bellissima partita. Tutti daremo il massimo per non far festeggiare la promozione dei sardi nel San Nicola. Queste sono partite che si giocano da sole, le motivazioni arrivano naturalmente”: così ha presentato l’anticipo di venerdì sera il mediano del Bari Marco Romizi.
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Dopo nove risultati utili di fila i pugliesi sembrano aver rallentato la corsa: “In questo momento della stagione – ha analizzato il centrocampista – ci sono squadre di bassa classifica che mettono in difficoltà le prime della classe. Con il Perugia potevo fare qualcosa in più. Sul piano della continuità solo il Trapani ha fatto meglio di noi. Quindi non dobbiamo ripartire, ma proseguire su questa strada”. Romizi non ha nascosto di sentirsi una pedina importante nello scacchiere di Camplone. “Sono un elemento importante nello spogliatoio – ha aggiunto – e posso aiutare i compagni in momenti difficili. Mi considero un guerriero in mezzo al campo: perciò la città mi ammira e ama. Si tratta di un aspetto del mio modo di giocare che piace ai tifosi. Siamo consapevoli di essere diventati nel corso del torneo una squadra un po’ pazza – ha concluso – a causa di cali improvvisi ma abbiamo anche tanto carattere e siamo in grado di mettere sotto qualsiasi avversario. Il gol? Mi manca. Fa piacere segnare, non ho mai segnato tanto qui a Bari. Ci sto provando”.
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