Il presidente del consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, ha commentato con una nota la decisione del tribunale arbitrale di far tornare in Italia il marò Salvatore Girone per la durata del procedimento internazionale
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“Salvatore Girone attenderà in Italia l’esito dell’arbitrato internazionale promosso dal governo italiano: finalmente una dimostrazione di buon senso giuridico da parte di una Corte terza, il primo passo verso la verità”, è la dichiarazione di Mario Loizzo, presidente del Consiglio regionale della Puglia, la regione di origine del sottufficiale barese dei fucilieri di Marina, coinvolto con il maresciallo tarantino Massimiliano Latorre “nella nota vertenza internazionale dei marò.rnUna storia infinita che con la decisione del Tribunale dell’Aja, appena comunicata dal Ministero degli Esteri, restituisce a tutti fiducia nella giustizia. È occorso fin troppo tempo per assicurare ai due corregionali il rispetto dovuto agli imputati secondo la più antica civiltà del diritto. Nessuno può essere considerato colpevole fino a che la colpevolezza non sia dimostrata in via definitiva, cosa che nessun tribunale indiano ha fatto. In quattro anni, non è stato avviato alcun dibattimento penale che potesse consentire a Latorre e Girone di esporre fatti contrari ad una ricostruzione sommariamente colpevolista, da parte del sistema giuridico statale e federale indiano, che i due imputati non hanno avuto finora la minima possibilità di confutare. Quattro anni in India senza un processo restano la negazione del diritto delle genti, non solo dei due marò italiani”.