Nuova frenata. Dopo il pari con il Modena, nuovo rallentamento nella corsa play off a Perugia. Il Bari sembra tirare il fiato ed accontentarsi della divisione della posta con un avversario che non ha davvero nulla da chiedere al prosieguo del torneo. Nove risultati utili di fila sono un bel ruolino di marcia, ma al momento valgono solo il quinto posto in classifica, ad un punto dal Trapani e a pari punti con il Pescara (in vantaggio nella differenza reti). Ora diventa essenziale fare tesoro delle difficoltà riscontrare con il Perugia per inserire le marce alte nelle ultime tre gare della stagione regolare. Di sicuro il Bari visto in campo al Curi non merita il terzo posto. Toccherà a Maniero e compagni cambiare l’orizzonte futuro, a partire dall’anticipo di venerdì.
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La chiave tattica. Perugia più propositivo e in palla atleticamente
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Per imporre il proprio gioco in sfide complesse come quella di Perugia ci vogliono idee e gambe. Questi due elementi hanno segnato un punto a favore per gli umbri, apparsi più briosi e propositivi, mentre Romizi e compagni hanno sfoderato una prova macchinosa, con Maniero sostanzialmente mai servito. Meglio ha fatto Ardemagni, vero mattatore; sulle palle inattive la difesa pugliese ha visto i sorci verdi per gli inserimenti avversari.
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Punto di forza. La solidità del gruppo
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Nove risultati utili di fila confermano che il Bari ha una identità ben definita e un impianto di gioco solido. Il ritorno di Dezi a centrocampo non ha dato abbastanza brio né le nuove sperate geometrie, mentre la linea difensiva ha retto grazie ad una nuova prova di valore di Di Cesare, tra i migliori centrali della B.
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Punto debole. La manovra prevedibile
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Se si spegne la lampadina della creatività di Alessandro Rosina la manovra del Bari diventa di colpo grigia e prevedibile (Romizi resta un mediano, non certo un regista illuminato). Gli innesti di Tutino e Defendi hanno cambiato poco, i pugliesi sono rimasti nel Limbo, con una prestazione senza lampi. La fascia destra della difesa resta il tallone d’Achille: Donkor nella ripresa è stato puntato dall’esterno umbro Drolé, con rischi davvero pesanti per la porta di Micai.
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La curiosità. Settimana calda per campionato e società
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Ora il Bari è atteso da una settimana rovente. Sul piano societario per gli sviluppi della trattativa con il malese Noordin Ahmad e per l’assemblea dei soci che dovrebbe essere convocata ad horas per l’approvazione del bilancio semestrale. In più c’è l’anticipo con il Cagliari al San Nicola, bivio cruciale per il possibile terzo posto finale. Un vero tour de force che anticiperò i festeggiamenti del santo patrono, San Nicola…
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@waldganger2000