BARI – Francesco, barese, si è trasferito a New York e ha aperto una gelateria. Gaia ha lasciato la Puglia per fare la giornalista in Belgio; Chiara si è trasferita a Dubai e lavora per un’azienda come responsabile relazioni pubbliche. Li chiamano “cervelli in fuga”, sono uomini e donne tra i 20 e i 40 anni che decidono di lasciare Bari, la Puglia e l’Italia per consacrarsi professionalmente all’estero. Spesso lo fanno perché “obbligati” da un Paese, il nostro, quasi mai meritocratico, troppo spesso fondato solamente sulla raccomandazione o la “spintarella”.
rn
I dati dell’esodo
rn
Borderline24 ha raccolto tre storie diverse per raccontarle, tre storie che non sono ovviamente le uniche. Basti pensare che solamente nel 2014, i giovani pugliesi che hanno valicato i confini nazionali sono stati 4.946, circa il 5% del totale degli italiani, 101.297. La nostra regione è una delle più “generose” d’Italia nell’offrire i suoi migliori ragazzi al resto d’Europa: solo Lombardia (18.425), Sicilia (8.765), Veneto (8.720), Lazio (7.981), Emilia Romagna (7.285), Campania (6.831) e Toscana (5.967) hanno visto partire all’estero più giovani. A partire sono leggermene di più gli uomini (56%) delle donne (44%), le mete preferite sono, nell’ordine, Germania (14.270 italiani trasferiti nel 2014), Regno Unito e Svizzera. A seguire Francia, Argentina, Brasile, Stati Uniti, Spagna, Belgio e Australia. I dati sono stati estrapolati da un data base ufficiale, quello dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire).
rn
Le storie e le professioni
rn
Ma chi sono i delusi dal Bel Paese che decidono di fare le valigie e imbarcarsi sul primo volo verso Berlino, Londra, Parigi o Buenos Aires? Sino ad una decina di anni fa erano soprattutto ricercatori universitari, scienziati o professori che, qui, erano chiusi dalle parentopoli e dai pochi fondi destinati dallo Stato all’innovazione. Oggi, invece, in uscita ci sono anche molti manager, medici, architetti, avvocati, giornalisti e persino gelatai. Come Francesco Cataldo, barese, che ha deciso di aprire una gelateria a New York e oggi vive soddisfatto nella “Grande Mela”, come racconta a Borderline24. Gaia Giorgio, invece, è una giornalista che vive e lavora a Bruxelles; Chiara Palmieri lavora per diventare ambasciatrice e vive a Dubai.
rn