Addio a Michele Tarantini, decano del commercio barese. E’ morto a 88 anni l’imprenditore che aveva costruito la sua fortuna sul connubio “qualità e risparmio”, arrivando negli anni duemila a costruire una rete di ben dieci supermercati nel capoluogo pugliese (“Tarantini il supermercato” era il logo) e un centro di distribuzione all’ingrosso, attività che impegnavano oltre duecentoventi dipendenti.
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La storia
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La storia imprenditoriale di Michele Tarantini inizia in una piccola drogheria, in un locale di soli 35 metri quadrati nel quartiere Madonnella, in via Vallona: lì, nel lontano 1951, in anticipo con i tempi, realizzò un negozio universale, che vendeva detersivi e generi alimentari al dettaglio. Il consolidato rapporto di cordialità con i clienti spinse Tarantini ad ingrandirsi progressivamente, aprendo un esercizio in Corso Sonnino e negli anni successivi a scommettere sui supermercati per offrire sempre maggiori servizi nei vari quartieri della città.
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L’uomo
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Uomo solare e deciso, dai toni sempre misurati ma dal rilevante piglio imprenditoriale, teneva in modo particolare alla cura degli avventori e alla ricercatezza di stile nei luoghi del commercio, ed era legato da un rapporto paternalistico con i dipendenti, che considerava come figli.
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Fino al dicembre scorso ha frequentato gli uffici della sua società, poi le condizioni di salute non gli hanno più consentito di proseguire l’impegno quotidiano. Lascia la moglie Antonietta e i figli Nella, Mimmo e Nino, oltre a sette nipoti. Il funerale si terrà stamattina nella Chiesa di Santa Fara alle 10.