BARI – In via Piemonte, nel rione San Paolo, è stata affissa abusivamente una targa in ricordo di Antonio Romito, Claudio Fanelli e Vitantonio Fiore, uccisi in un agguato ad opera di un commando il 19 maggio del 2013. “Resterete per sempre nei nostri cuori. Gli amici”, si legge sulla targa. Che è stata subito rimossa su provvedimento emesso dal sindaco di Modugno su segnalazione della squadra mobile della questura di Bari.
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I tre furono uccisi da un commando i cui componenti erano armati di Kalasnikov e pistole automatiche. L’agguato fu la risposta, secondo le indagini della squadra mobile, all’assassinio di Giacomo Caracciolese, capo dell’omonimo clan, ucciso in via Nizza il 5 aprile di quell’anno.
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Il 6 settembre la squadra mobile arrestò otto persone, ritenute responsabili a vario titolo sia del triplice omicidio di via Piemonte sia di quello di via Nizza.
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L’ipotesi accusatoria era che la materiale esecuzione dell’assassinio del Caracciolese fosse stata opera di Vitantonio Fiore e di Donato Cassano, suo cognato, e che, pertanto, l’omicidio di Fiore – e quello di Romito e Fanelli che gli erano vicini in quel momento- avesse rappresentato la risposta a quanto accaduto il 5 aprile e sarebbe stato consumato, per vendetta, da un gruppo guidato da Antonio Moretti, braccio destro di Caracciolese.