BARI – Oltre 4mila studenti degli istituti scolastici professionali pugliesi iscritti al percorso di Tecnico dei servizi socio-sanitari potranno conseguire anche la qualifica di Operatore socio-sanitario. Fino ad oggi, nonostante un percorso di 5 anni e un diploma, godevano invece delle stesse condizioni di partenza di tutti gli altri. È quanto previsto dal protocollo di intesa sottoscritto questa mattina tra l’assessore regionale al Diritto allo studio, Sebastiano Leo, il sottosegretario Angelo d’Onghia, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Cammalleri. “Un’importante misura a sostegno dell’occupabilità, esempio di grande collaborazione tra le istituzioni – commenta Sebastiano Leo – uscire dal sistema della formazione con due titoli, diploma e qualifica operatore socio sanitario offre maggiori prospettive occupazionali a più di quattromila studenti di trenta scuole della Regione Puglia. Un risultato raggiunto grazie al coinvolgimento degli enti di formazione professionale accreditati che, attraverso un percorso extracurriculare, integreranno l’offerta formativa degli istituti professionali pugliesi con indirizzo tecnico socio-sanitario”.
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“La collaborazione della politica a tutti i livelli – ha commentato D’Onghia – rappresenta uno dei primi passi verso il miglioramento della gestione delle risorse pubbliche della formazione professionale e del diritto allo studio. Dalla scuola passa il futuro del paese e del Mezzogiorno”.
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Il protocollo di intesa va a rimodulare l’offerta formativa dell’indirizzo di Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari: i giovani frequentanti le classi terze, quarte e quinte del suddetto indirizzo professionale, grazie ad una partnership tra istituti e organismi di formazione accreditati presso la Regione Puglia, avranno la possibilità di integrare il loro percorso di studi con un percorso formativo extracurriculare, con una quota di tirocinio pratico-applicativo di 450 ore. Al termine del percorso, gli studenti dovranno sostenere un esame finalizzato a verificare il possesso di competenze, capacità e conoscenze corrispondenti agli standard professionali della qualifica di operatore socio sanitario e conseguente rilascio dell’attestato.
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L’azione ha un forte impatto sul sistema formativo pugliese, con il coinvolgimento potenziale di 4201 studenti attualmente iscritti alle 212 classi dei 28 istituti professionali con attivo il corso di “Tecnico dei Servizi Socio-sanitari”.
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“Diamo una riposta concreta dimostrando che alla buona istruzione può essere abbinata anche la formazione. In tempi celeri per consentire ai giovani di iniziare a cercare un lavoro con professionalità altamente qualificate”. Lo dichiarano i consiglieri regionali de La Puglia con Emiliano Alfonso Pisicchio (presidente della VI Commissione Istruzione e Lavoro) e Giuseppe Turco. “Ai nostri ragazzi – concludono – daremo la possibilità nel corso dell’ultimo triennio scolastico di apprendere nozioni fondamentali e di arrivare altamente preparati al traguardo del diploma. E senza la necessità di frequentare lunghi corsi post-diploma per ottenere i requisiti. Questa nostra proposta inoltre non ha comportato alcun impegno di spesa, ma nasce solo dalla concertazione tra le istituzioni locali e nazionali”.
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