La trattativa tra il Bari e il gruppo del malese Hamad Noordin potrebbe subire una accelerazione in vista del prossimo cda del club di via Torrebella, calendarizzato per l’11 aprile. In quella data il presidente Gianluca Paparesta farà il punto sull’interessamento del magnate, intenzionato a ripercorre l’iter del connazionale Tony Fernandes, proprietario del Queen Park Ranger in Inghilterra.
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La terza pista estera di Paparesta
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Paparesta aveva in passato tentato altre strade per dare una solida proprietà estera al Bari: durante la procedura fallimentare aveva avvicinato al progetto gli indiani del Cmg (Celebrity management group) ma l’operazione tramontò bruscamente. Successivamente, grazie al profilo geopolitico di Bari, città di San Nicola – santo molto amato nelle Russie – il presidente del club avviò contatti con i fratelli Rotenberg. In questo caso le sanzioni economiche disposte dall’Ue contro la Federazione russa dopo il ritorno della Crimea alla madrepatria bloccarono ogni ulteriore approfondimento della trattativa. Adesso, dopo l’esperimento indiano, arriva la nuova pista asiatica indicata da Paparesta. E in questo percorso si registra già la sensibilità della piazza sportiva: la curva nord ha esposto uno striscione di benvenuto per l’imprenditore Noordin, mentre in Tribuna Est è stata srotolata sulla balconata una bandiera della Malesia più grande di quelle in vista nella galleria delle Nazioni della Fiera del Levante…
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La consulenza legale di Grazia Iannarelli
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Noordin in Italia si avvale della consulenza dell’avvocatessa Grazia Iannarelli, già presente quando il malese mostrò attenzione per il progetto a Roma della Lazio Academy, poi frenato da intoppi burocratici. Adesso si è riaccesa la passione per il calcio e per un club che proprio lunedì ha fatto registrare, con quasi trentamila spettatori, il record di presenze nelle gare stagionali di serie B.